Il Maciste di Porta Pila

Storie di immigrati e del “re” Maurizio

In questo suo nuovo libro, Andrea Biscàro fa rivivere un personaggio tipico di Porta Palazzo nella Torino degli anni ‘60, vale a dire nel periodo dell’immigrazione meridionale.

A Porta Palazzo era noto come “Maurizio”.

Da Catania, dove era nato nel 1935, era salito al Nord ma, a differenza dei molti che erano venuti su col miraggio del posto fisso, Maurizio aveva scelto di vivere interpretando il ruolo dell’ultimo artista di strada della tradizione di Porta Palazzo.

Così Gioacchino Marletta, questo era il suo vero nome, Maurizio era un nome d’arte, è diventato il “Re di Porta Palazzo”, il “Maciste di Porta Pila”.

Intratteneva il pubblico, alla domenica mattina, quando sollevava una pesante pietra, spaccava le maglie di una catena che si legava attorno al petto, sfidava coreograficamente gli astanti a fare altrettanto…

Il cantante catanese Vincenzo Spampinato, in una sua canzone, ha ricordato Maurizio quando si esibiva ancora a Catania ed era noto come Jachinu, ossia Gioacchino.

I giornali torinesi si sono a più riprese occupati di Maurizio, come personaggio del colore locale di Porta Pila. Ma Maurizio preferiva vantarsi, con ingenua presunzione, del suo passato cinematografico: aveva fatto piccole parti nei film “I racconti di Canterbury” (1972) di Pier Paolo Pasolini, in “Trevico-Torino - Viaggio nel Fiat-Nam” (1973) di Ettore Scola in “Razza Selvaggia” (1980) di Pasquale Squitieri. Nel primo film si trattava di una particina oggi praticamente indecifrabile, negli altri due Maurizio in pratica interpretava se stesso.

Maurizio è stato invece protagonista assoluto del film “Uomo della pietra” che, nel 1992, il regista torinese Giacomo Ferrante gli ha dedicato, film presentato al 10° Festival Internazionale Cinema Giovani.

Maurizio, quando ha smesso di esibirsi, ha tirato avanti con un piccolo commercio di rigattiere ed è morto nell’agosto del 2001 a 65 anni.

L’autore, Andrea Biscàro, torinese classe 1967, è un ricercatore indipendente, scrittore, collaboratore del mensile «Storia in Rete», per il quale ha curato, fra le altre, inchieste sul caso Moro, Girolimoni, Diabolich. È autore dell’e-book “L’omicidio Martirano” (Storia in Rete, Roma, 2009), di “Nero Cudine - Il coraggio della verità” (Angolo Manzoni, Torino, 2006), inchiesta su uno dei meno indagati eccidi nazisti in territorio piemontese scritta in collaborazione con Gianfranco Madeddu, e di “Buffalo Bill è arrivato a Torino” (Neos Edizioni, Rivoli, 2011).

In questo suo ultimo libro, Andrea Biscàro non si è limitato a delineare il curioso personaggio di Maurizio ma ha anche affrontato il tema dell’immigrazione meridionale a Torino.

Torino negli anni ’60 era la capitale dell’automobile e la città necessitava di lavoratori per crescere.

Parlare di immigrazione, significa rapportarsi con una duplice realtà percorsa da sentimenti e paure. L’incontro fra le due Italie, l’una bisognosa dell’altra, generò infatti un diversificato ventaglio di problematiche legate alla loro convivenza.

Dalle pagine del libro emerge ben documentato questo momento storico, che fa da sfondo alla ricostruzione, condotta con passione e simpatia, delle vicende di un uomo appartenente ad una Torino che molti ancora ricordano, così come ricordano lui, Maciste, che sollevava la pietra a Porta Pila e si vantava di avere lavorato con Pasolini, con Scola, con Squitieri…

Così, tornando al nostro Maurizio, proprio per la sua contiguità al mondo del cinema, l’Introduzione al libro è stata scritta da Vittorio Sclaverani, Presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema.

E proprio da Sclaverani è nata l’idea di una lodevole iniziativa collaterale al libro, che qui vogliamo promuovere.

Si tratta del blog: http://macisteportapila.blogspot.it/ dedicato a Maurizio Marletta, al secolo Gioacchino Marletta (Catania, 1935 - Torino, 2001), conosciuto a Torino come “Il Maciste di Porta Palazzo” e a Catania come Jachinu, ossia Gioacchino.

Il blog ha lo scopo di invitare chi abbia memoria storica, diretta e indiretta, di Maurizio-Maciste, a lasciare una testimonianza su di lui, sui ricordi dei suoi spettacoli ma anche della sua persona, di quello che si diceva su di lui ed altro ancora, senza trascurare il contesto storico di quella realtà di Porta Palazzo.

Un invito a collaborare che molte persone dell’Associazione Borgo Dora, associazione che porta il nome del quartiere dove sorge Porta Palazzo, sicuramente non deluderanno…

 

Andrea Biscàro

Il Maciste di Porta Pila. Storie di immigrati e del “re” Maurizio

Neos Edizioni, Rivoli, 2013

Formato 12 x 20, 88 p., brossura

Prezzo di copertina 12.50 €

ISBM 9788866081081

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Articolo pubblicato il 25/09/2013