Lo Stivale della cuccagna

Furti & letterina di rumeni ai loro cari: venite a rubare in Italia!

Domenica 19 ottobre del 1014, notizia fresca: sgominata banda dalla polizia di Ostia nell'operazione "Romania express".

 

Le intercettazioni telefoniche sono una scuola della nostra decadenza:

 

- Se sei in Romania, vieni a rubare in Italia! Se ti prendono in Romania ti danno sette anni per una tuta da ginnastica. In Italia è diverso, aspetta le prime piogge e vieni, io ti dirò dove andare a rubare -.

 

E poi, tanto per illuminarci sui dati tecnici, altro brano dell'intercettazione:

 

- qui è facile, porta lo spray al peperoncino, con quello addormenti i cani ed entri anche nella casa di Berlusconi -.

 

Sicuramente è una bella notizia sapere che le forze dell'ordine hanno sbaragliato la banda ben organizzata che faceva buoni affari sul litorale laziale, ma probabilmente non è la sola, perché i furti sono in esponenziale aumento ovunque in questa Italia paese dei balocchi dove i cittadini sono sempre più tassati anche dalla malavita straniera.

 

La notizia è sui giornali, ma quello che mi fa più male è il tono beffeggiante con cui siamo dipinti noi italiani "troppo brava gente". Sinceramente mi sono sentito uno stupido appartenente ad uno Stato decadente in ogni dove, senza più un orgoglio, senza nerbo, ma immagine di fatua punizione.

 

La banda degli allegri malandrini è stata arrestata, ma... a quale pena sarà poi condannata? E a nostre spese? Tutto questo mentre la classe media sprofonda nelle sabbie mobili delle acute scelte dei nostri governi e la caccia all'evasore non fa prigionieri, sparando nel mucchio delle probabilità, là dove giacciono ancora gli ultimi spiccioli.

 

È terribile soffermarsi a ragionare sul significato recondito del fatto di cronaca qui riportato. Non siamo più nulla noi cittadini zimbelli d'Europa, Bancomat di tutti. Proibito è difendersi perfino a parole! Si è additati come razzisti senza un vero perché!

Se mi soffermo a ripassare le parole dell'inno di Mameli, non mi ci ritrovo. C'è qualcosa che mi sfugge, a voi no?

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Articolo pubblicato il 19/10/2014