“Se non fosse accaduto! Se non fosse accaduto...”.

Per lungo tempo sentimenti di frustrazione, di nostalgia e di dispetto si sono agitati in molti tifosi granata che, di fronte ai ripetuti – e talvolta spocchiosi – successi di Juve, Milan e Inter negli ultimi sessantacinque anni, erano indotti a porre questa domanda: “Se però ci fosse ancora il Grande Torino, chissà voi, grandi club, che cosa riuscireste a fare?”.

Il dottor Stefano Bovero, psicologo psicoterapeuta, ha saputo trasformare questa domanda in un romanzo che impiega il procedimento dell’ucronìa, narrativa fantastica basata sul presupposto che la storia abbia avuto un corso diverso rispetto a quello realmente avvenuto e, per questo, viene detta anche “storia alternativa”.

La premessa del romanzo di Bovero risiede nel fatto che, dopo tanti anni, il Grande Torino continui ancora, sorprendentemente e caparbiamente, a vivere nei ricordi e nei sentimenti come Mito di Superga. Bacigalupo, Maroso e Mazzola sopravvivono così nell’inconscio di numerose generazioni di tifosi.

La “storia alternativa” si concretizza quando un anziano signore, nel corso di una lunga seduta ipnotica - mirata a curare la sua nostalgia per i Caduti di Superga diventata ormai patologica - “produce” immagini che descrivono il seguito della storia della squadra di Mazzola e compagni, come se il Grande Torino fosse sopravvissuto a Superga.

Emerge così una vera e propria storia alternativa del Torino Calcio, che vede la squadra cambiare gradualmente giocatori e proprietà, ma sempre conservando l’impronta, i valori etici e l’eredità tecnica dei grandi giocatori degli Anni Quaranta, per circa vent’anni, dai Mondiali del 1950 allo scudetto del 1970, durante i quali i Granata si misurano via via con i grandi club italiani ed esteri e con i loro campioni.

Stefano Bovero

Un sogno granata ...e se il Grande Torino fosse sopravvissuto a Superga?

Editrice Il Punto – Piemonte in Bancarella - Pagine 304 - € 10,00