Quando il “Buonismo“ all'italiana è presente nelle istituzioni, ma solo a favore degli stranieri

Difficilmente accettabile l' ultima sentenza del Presidente Mattarella quale giudice costituzionale

«Agli stranieri senza carta di soggiorno, ma legalmente presenti in Italia, non può essere negata la pensione di invalidità, in particolare se questa è grave come la cecità». Firmato (tra gli altri) Sergio Mattarella e Giuliano Amato.

La decisione della Corte costituzionale (sentenza n. 22 depositata il 27 febbraio, relatore Paolo Grossi), risale in realtà al 27 gennaio quando ancora il giudice costituzionale Mattarella non era stato eletto presidente della Repubblica.

La chiamata al Quirinale sarebbe arrivata solo 4 giorni dopo (il 31 gennaio). Però, prima di lasciare la Consulta, l’ex ministro della Difesa, insieme agli altri giudici della suprema Corte, aveva valutato incostituzionale la discriminazione di escludere da prestazioni assistenziali, come l’indennità di accompagnamento, cittadini stranieri, senza carta di soggiorno ma legalmente presenti in Italia.

La carta di soggiorno, oggi permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, è un tipo di permesso di soggiorno a tempo indeterminato che può essere richiesto solo da chi possiede un permesso di soggiorno in corso di validità da almeno 5 anni. La «pregressa permanenza quinquennale» in Italia è il requisito indispensabile per il rilascio del permesso di soggiorno Ue per “soggiornanti di lungo periodo”. Deve essere anche dimostrata la disponibilità di un reddito minimo non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale (per il 2015 fissato a 5.830,63 euro, 448,51 mensili per 13 mensilità) e che il cittadino straniero non sia pericoloso.

Il Presidente Mattarella, che aveva anche bocciato il referendum contro la legge Fornero poco prima di essere eletto alla prima carica dello Stato italiano - consultazione popolare che era stata indetta da Salvini della Lega ed aveva raccolto 700.000 firme – con queste sue passate votazioni non si può certo dire che stia facendo l' interesse degli italiani.

Calcolando che sono stati lasciate senza pensione centinaia di migliaia di persone a causa della legge Fornero , la quale ha allungato di 15 mesi il termine di pensionamento , facendo introitare allo Stato italiano dai 60 ai 70 miliardi di euro, rivolgere il suo interesse a persone che non hanno mai pagato contributi in Italia come i migranti, ad esempio, è una cosa assurda e asimmetrica come concezione di giustizia , da qualsiasi parte politica essa possa provenire.

In pratica , da una parte viene protetta la legge Fornero dai giudici costituzionali - tra cui Sergio Mattarella ancora nelle sue funzioni in quel consesso - legge nella quale si tolgono miliardi a prossimi pensionati che hanno pagato regolarmente i contributi allo Stato, dall' altra esiste la situazione paradossale in cui chi non ha mai pagato un solo euro di contributi da lavoro viene beneficiato da una disposizione chiaramente illogica e per nulla condivisibile da chi vuole che i suoi diritti di contribuente siano rispettati , come minimo.

Se si fanno gli interessi dello Stato andando contro quelli della sua popolazione, appare evidente questo Presidente non ha ancora imparato cosa voglia dire il termine “ Democrazia “ , nonostante abbia militato tutta la sua vita in cariche importanti dello Stato italiano . Forse proprio qui sta il vero problema : avere al governo e nelle istituzioni persone che non hanno mai lavorato in un ' azienda   , come  uno dei tanti che si sono visti portare via l' equivalente in denaro di 15 mesi di pensione, e dopo il lavoro di una vita , stando invece  seduti a sentenziare sulla loro comoda poltrona .

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Articolo pubblicato il 05/03/2015