A ferragosto, un'escursione in vetta al Monte Rocciamelone, in Val di Susa, al rifugio-santuario più alto del Continente, perché no?
Diamo i mumeri: 3538, 1358, 1838.
A parte il ripetersi dell'8, versione verticale del simbolo dell'infinito e magari pure del nodo Savoia, essi rappresentano rispettivamente l'altitudine sul livello del mare (i Romani, come le popolazioni medievali, lo credevano addirittura il rilievo maggiore della Catena delle Alpi Graie), l'anno della prima scalata in vetta, ad opera del crociato Bonifacio Rotario di Asti, in voto alla Vergine delle Nevi (la cui festa si celebra il 5 agosto stesso), lasciandovi un pregevole trittico inciso (attribuito al belga Jean de Bondol e attualmente conservato al Museo Diocesano, sala 3-4, dopo una plurisecolare permanenza presso la segusina Cattedrale di San Giusto), e la data dell'ascensione di Vittorio Emanuele II, all'epoca Principe di Piemonte e non ancora Re d'Italia (naturalmente, un immancabile busto sta lassù a ricordare il "memorabile evento").
S'aggiunga pure il 1899, 28 agosto, quando i soldati del IV Reggimento Alpini trasportarono in cima, a dorso di mulo e a spalle, suddivisa in soli otto (!) pezzi, la grande statua bronzea della Madonna (tre metri per poco meno di una tonnellata di peso complessivo), realizzata grazie alla sottoscrizione di 130.000 bambini di tutta la Penisola, in adesione all'iniziativa ideata dal vescovo di Susa Giuseppe Rosaz e rinnovata nel 1975-77 dai "ROK" (cioè Ragazzi O-Kay, ovvero "rocciosi"), con l'avvio dei lavori di restauro integrale (ultimato nel 1982-83) del monumento e del santuario più elevato d'Europa, nonché dei rifugi Santa Maria e Ca' d'Asti (quest'ultimo a 2854 m., il più antico istituito nel nostro Paese, ora volenterosamente custodito da Fulgido Tabone), sulla cui facciata oggi si trova inoltre collocata l'artistica meridiana disegnata da Lia Laterza Benini a raffigurazione del motto "la luce del sole è l'ombra di Dio" e pensata proprio da suo fratello don Piero (mancato nel 2013), Cappellano Alpino promotore della succitata campagna ROK, il cui intento è stato appunto recentemente rinfrescato con un'ulteriore ristrutturazione degli edifici civili e religiosi a disposizione di escursionisti e pellegrini.
Prima che i ghiacciai si sciolgano per colpa del riscaldamento globale, perché non farci una visita, lungo una salita non troppo impegnativa, se "in-gamba", ben attrezzati di vestiario e dotati di sufficiente spirito d'avventura, sempre che non piova o tiri vento, magari nei giorni afosi delle vacanze estive?...
Ma dove?
L'avrete senz'altro capito.
Rocciamelone.
(e.s.l.)
per le immagini fotografiche a corredo del testo
© Duvilar (L. Rossetti) / S. Gastaldi / P. Laterza
CAI - Club Alpino Italiano / Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa
La Valsusa
link al videofilmato dell'edizione del TGR Piemonte
delle ore 14,00 di giovedì 13 agosto 2015
con il numero della rubrica Andar per rifugi dedicato al Rocciamelone
(nella porzione finale del notiziario) :
www.rainews.it/TGR/Piemonte/edizione-13-08-2015-14.00
[ATTENZIONE: per avviare lo specifico video indicato
selezionare dall'elenco dell'ARCHIVIO delle edizioni dei Tg
quella con la data e l'orario di trasmissine sopra riportati
e cioè TG PIEMONTE - EDIZIONE DELLE 14.00 - 13/08/2015]
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Articolo pubblicato il 14/08/2015