A Torino, sono state commemorate le “Giornate di sangue” del 21 e 22 settembre 1864

Nel 151mo anniversario del luttuoso avvenimento le celebrazioni sono apparse decisamente sottotono

A Torino, dopo le molte iniziative che hanno accompagnato, nel 2014, la celebrazione del 150mo anniversario delle “Giornate di sangue” del 21 e 22 settembre 1864, quest’anno le commemorazioni sono apparse decisamente sottotono.

L’associazione piemontesista Gioventura Piemontèisa ha organizzata una manifestazione per il pomeriggio di domenica 20 settembre, in piazza San Carlo sotto il Caval ëd Bronz, perché “ricordare è un dovere”.

I responsabili di Gioventura Piemontèisa hanno così commentato questa commemorazione: «Come da trent’anni a questa parte una rappresentanza di cittadini Piemontesi (e quest’anno anche Savoiesi) ha commemorato le vittime delle giornate di sangue di Torino del 21-22 Settembre 1864. Al termine è stato deposto un omaggio floreale sotto la piccola lapide in piazza San Carlo.

A riprova della volontà di nascondere questa scomoda storia di odio antipiemontese, gli organi di informazione ufficiali (La Busiarda [La Stampa, n.d.r.] in testa) non hanno scritto una riga né detto una sola parola».

Alla commemorazione ha infatti partecipato una delegazione di indipendentisti della Savoia, ma si è purtroppo notata l’assenza di numerosi esponenti piemontesisti e la defezione di molte associazioni che, in passato, avevano presenziato a vario titolo. È passata quasi inosservata, nel disinteresse dei torinesi a passeggio.

Del resto abbiamo già da tempo sottolineato come questo luttuoso avvenimento sia stato ormai da tempo rimosso dalla memoria collettiva della popolazione di Torino.

Lunedì 21 settembre, alle 11 del mattino, si è tenuta la commemorazione ufficiale del Consiglio Comunale di Torino con la partecipazione di una rappresentanza di Gioventura Piemontèisa.

Hanno preso la parola Fabrizio Ricca, Capogruppo Lega Nord al Consiglio Comunale di Torino, e Jean Michel Novero di Gioventura Piemontèisa che ha parlato tenendo in mano il drapò del Piemonte.

Fabrizio Ricca ha tra l’altro sottolineato la necessità di ricordare i 52 morti dell’eccidio di piazza Castello e di piazza San Carlo, che manifestavano contro lo spostamento della capitale da Torino a Firenze, ed ha proposto di intitolargli una via cittadina.

Jean Michel Novero ha ricordato la sproporzionata risposta della forza pubblica alle pacifiche manifestazioni popolari del settembre 1864. Dalla “Inchiesta della Giunta municipale torinese”, svolta dal consigliere comunale Casimiro Ara, ha citato varie testimonianze coeve che evidenziano una ingiustificata violenza da parte di poliziotti e carabinieri, non solo nei confronti dei dimostranti ma anche di semplici curiosi.

Novero ha poi proposto che, a ricordo dei 52 morti del 1864, l’attuale lapide di piazza San Carlo, del tutto insufficiente e addirittura fuorviante, sia sostituita da un monumento più consono alla gravità dell’avvenimento.

L’assenza del Sindaco di Torino a questa commemorazione, anche se si è fatto rappresentare, è apparsa spiacevole.

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Articolo pubblicato il 23/09/2015