Quadri votivi nei Santuari delle Alpi Occidentali

Il libro di Rita Cristina Manfro, attraverso le “finestrelle popolari” degli ex voto, presenta una testimonianza visiva della vita quotidiana dei montanari delle Alpi e considera le grandi trasformazioni ambientali e culturali che hanno interessato il territorio, gli abitanti e i frequentatori di queste montagne

Gli ex voto sono dei doni votivi offerti dai fedeli alla divinità, in segno di riconoscenza per grazie ricevute. Particolare interesse destano gli ex voto costituiti da un quadretto che raffigura una disgrazia, da cui il donatore ritiene di essersi salvato per intervento miracoloso della Madonna o di qualche Santo, intervento di cui vuole rendere testimonianza oltre che esprimere il suo ringraziamento.

Di solito legati alla cultura popolare, questi quadretti votivi sono realizzati ad olio, a tempera, a pastello, su supporto di legno o di materiale cartaceo.

Questo libro di Rita Cristina Manfro considera gli ex voto pittorici datati dalla seconda metà del XVIII secolo ad oggi, conservati nei santuari situati nelle Alpi Occidentali, al di sopra dei 600 metri di altitudine.

Rita Cristina Manfro si è laureata nel 2009 in “Scienze e Turismo Alpino”, presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, con una tesi di laurea sugli ex voto delle Alpi Occidentali, di cui era relatore la prof. Anna Maria Colombo.

È nata così una vera passione per queste quadretti devozionali: al momento della tesi, l’Autrice ne aveva censiti un migliaio e questo numero si è triplicato per la pubblicazione del libro.

La metodologia di lavoro di Rita Cristina Manfro consiste nel reperimento degli ex voto che sono fotografati e poi catalogati in base al luogo e al contenuto, ovvero al motivo che ha indotto l’offerta al Santuario: sono privilegiati i quadretti votivi che raffigurano vicende avvenute nel contesto della montagna rispetto a quelli che mostrano soltanto figure in preghiera.

Lo studio antropologico delle immagini degli ex voto offre così uno spaccato visivo della vita quotidiana degli alpigiani del passato, tramandataci da queste “finestrelle popolari” attraverso i secoli: si è così cercato di considerare le Alpi e le grandi trasformazioni ambientali e culturali che hanno interessato il loro territorio, i loro abitanti e i loro frequentatori.

Gli aspetti di vita montanara esaminati sono: il primo ex voto di montagna, rappresentato dal trittico del Rocciamelone; le dimore alpine, gli imperativi naturali; gli usi e i costumi; le attività agro-silvo-pastorali; il lavoro nei campi, nei boschi, la pastorizia; l’emigrazione e i lavori itineranti; il mare in montagna; il lavoro artigianale e industriale; le fonti energetiche; la salute e la malattia; le malattie; i trasporti; lo sviluppo turistico; la guerra; i crimini.

La trattazione è arricchita dalla vasta bibliografia specialistica  e dalla sitografia.

Un valore aggiunto del libro è la prefazione di Enrico Camanni, giornalista e storico dell’alpinismo, che rappresenta un vero e proprio saggio, esauriente e piacevole, che inserisce il discorso degli ex voto in una analisi dell’idea di “montagna assassina” (il Monte Bianco era il Mont Maudit, monte maledetto!), idea che ha attraversato molti secoli, sia pure con diverse declinazioni. Camanni offre interessanti spunti di riflessione sulla immagine negativa delle Alpi fornita da studiosi, intellettuali e teologi, nei secoli precedenti al Romanticismo, quando il paesaggio alpino “orrido”, perché disarmonico e misterioso, appare interessante e “sublime”.

Ma questa “rivoluzione del Romanticismo” – commenta giustamente Camanni – “non fuga i rischi e le preoccupazioni di chi in montagna vive, resiste e lavora, lottando quotidianamente con l’erosione, le alluvioni, gli smottamenti, i crolli e le valanghe. Le sublimi cascate e i ghiacciai diventati meta di deliziose escursioni romantiche, hanno ben altro significato per chi nasce e cresce tra quelle minacce, barattando pezzi di campo con le piogge e le frane”.

Gli ex voto raccolti in questo libro invitano così a riflettere sulle paure della montagna, che cambiano con gli spostamenti culturali e climatici della storia.

Molti sono i santuari, le chiese, gli oratori, le cappelle ed i piloni votivi sulle nostre montagne, che troppo spesso versano in condizioni fatiscenti, poiché prima ancora che il denaro, mancano le persone.

Con questa ricerca si intende far conoscere l’importanza degli ex voto, la maggior parte dei quali ruota attorno alla famiglia, perno vitale delle attività economiche sulle quali puntare, per una ripresa di sviluppo in chiave attuale senza rinunciare alla tecnologia del nuovo millennio.

 

Rita Cristina Manfro

Quadri votivi nei Santuari delle Alpi Occidentali

Susalibri, Sant’Ambrogio di Torino (TO), 2015

Prezzo: € 12:00 - Codice ISBN: 9788897933311

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Articolo pubblicato il 28/10/2015