Addio ai telefoni fissi in Italia. Il trend verso la telefonia mobile è ormai inarrestabile

Gli ultimi dati disponibili sulla telefonia fissa e quella mobile in Italia

Rete fissa in caduta libera in Italia, ma c' era da aspettarselo. Il canone fisso infatti non è un amico dei consumatori, sempre più attenti ad eliminare i costi fissi ricorrenti, e sempre più propensi ad utilizzare saggiamente la telefonia mobile ed internet.

Negli ultimi quattro anni, due milioni di italiani hanno staccato la loro linea telefonica fissa rimanendo connessi al mondo solo con i loro telefoni cellulari; d'altra parte l'evoluzione è piuttosto prevedibile considerando che in Italia ci sono più sim che abitanti.

E così l'Osservatorio trimestrale dell'Agcom ha registratro negli ultimi dodici mesi una riduzione di 510mila linee: Telecom Italia ne ha perse 750mila mentre gli altri operatori ne hanno guadagnati 240mila. Insomma a pagare più di ogni altro è proprio l'ex monopolista che ha perso 2,9 milioni di accessi in quattro anni, mentre 950mila abbonati sono migrati verso altri operatori.

In controtendenza, invece, le linee della rete telefonica fissa a banda larga: a fine giugno gli accessi broadband hanno superato i 14,6 milioni, aumentando di 440mila unità rispetto allo stesso periodo del 2014 (+270mila da inizio anno). Le linee dsl sono diminuite di 210mila, per un totale di poco inferiore ai 13 milioni.

La classifica degli operatori di telefonia mobile in Italia : in attesa della preannunciata fusione tra Wind e 3 Italia, destinata a concretizzarsi entro l’anno, la vetta viene ancora occupata da TIM con il 32,3% del mercato mobile ; un trend in positivo del +0,2% su base annuale, più che sufficiente per tenere a distanza Vodafone, seconda con il 26,5% e in flessione dell’1%, sempre rispetto al 2015.

Aspettative positive, quindi, per Wind e 3 Italia, pronte a soffiare la seconda posizione a Vodafone dopo la fusione: 22,9% per Wind, sostanzialmente stabile, e 11% per 3 Italia che cresce dello 0,5%.

Guardando al crescente fenomeno degli MVNO, ovvero degli operatori virtuali, Poste Mobile è l’assoluto dominatore con il 3,8% del mercato complessivo della telefonia mobile e ben il 52% del segmento. A seguire, con un forte distacco, ci sono Fastweb al 13,8%, Coop Italia al 9,4% e Lycamobile all’8,6 ma in forte flessione (-3,9%) dopo un debutto in Italia al di sopra di ogni aspettativa.

E il mercato affari? Gran parte del successo di TIM nella telefonia mobile è proprio dovuto al mercato affari, ovvero ai liberi professionisti e alle aziende con Partita IVA:  l’operatore mobile di Telecom Italia ha in mano il 58,1% dei clienti, davanti a Vodafone con il 25,5%, Wind con il 6,2% e 3 Italia con il 6,9%.

I dati  testimoniano quanto, almeno sul mercato residenziale, si stia assistendo a una lotta alla pari tra TIM (27,4), Vodafone (26,7) e Wind (26,1).

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Articolo pubblicato il 18/01/2016