Elezioni, Torino: Fassino sotto il 40%. Boom M5S e sinistre radicali

C'è preoccupazione nel Partito Democratico per le elezioni di giugno a Torino.

L'ultimo sondaggio interno ai Democratici assegna a Piero Fassino, ex segretario dei Ds e sindaco uscente ricandidato dal Pd, il 37% dei consensi

C'è preoccupazione nel Partito Demoratico per le elezioni di giugno a Torino. I riflettori sono puntati su Roma e Milano, ma nel capoluogo piemontese - storico feudo della sinistra - il partito di Matteo Renzi è a rischio. L'ultimo sondaggio interno ai Democratici assegna a Piero Fassino, ex segretario dei Ds e sindaco uscente ricandidato dal Pd, il 37% dei consensi.

La vittoria al primo turno appare quindi decisamente improbabile. Al secondo posto non c'è il Centrodestra, che con l'azzurro Osvaldl Napoli (ex deputato), è fermo al 20%, ma il Movimento 5 Stelle che, guidato da Chiara Appendino, si attesta intorno al 28%.

A togliere consensi a Fassino sono le candidature alla sinistra del Pd. L'ex sindacalista Fiom Giorgio Airaudo è accreditato del 10% mentre il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo strapperebbe un 4%. Si tratta, insieme, di quel 12% che manca a Fassino per evitare il secondo turno e vincere subito.

E il Pd teme fortemente il ballottaggio con il M5S, visto anche quello che è accaduto l'anno scorso in giro per l'Italia. Anche se Fassino ha 9-10 punti di vantaggio sulla Appendino, molti elettori del Centrodestra, ma anche delle due sinistre radicali, al secondo turno potrebbero scegliere la grillina facendo così perdere ai Democratici un loro storico feudo.

Fonte: affaitaliani.it

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 29/02/2016