Fiat Fullback, il pick-up nipponico dal volto italiano

Un nuovo, spazioso e confortevole veicolo nato dalla collaborazione tra la Fiat e la Mitsubishi.

I tempi cambiano, cambia la tipologia di modelli che richiede il mercato globale. Fino a poco tempo fa il marchio Fiat era sinonimo soprattutto di affidabili, economiche vetture di piccola e media cilindrata. Oggi,  soprattutto con l'ampliamento della gamma Nuova Tipo, proposta a prezzi imbattibili, la tradizione è salva, mentre il catalogo si arricchisce di una vettura fino a poco tempo fa impensabile: la Fullback.

Si tratta di un pick-up realizzato in collaborazione con la Mitsubishi, seconda partnership con aziende ad occhi a mandorla dopo la nuova 124 spider, realizzata unitamente alla MazdaIl pick-up Fiat, per la parte telaistica e della carrozzeria quindi, è un clone del fortunato Mitsubishi L 200 versione 2015, onesta e benvoluta macchina da svago e da lavoro giapponese, un elegante autocarro proposto in numerose versioni, esattamente come il fratello italiano. Un rodato mezzo nipponico giunto alla quinta generazione delle sue varie versioni e diffuso nel mondo.

Non è un male appoggiarsi a prodotti che sono una garanzia di qualità. Sono i risultati di nuove strategie tecniche-aziendali a tutto tondo e sparpagliate per il mondo. Scelte ben valutate dalla nuova epoca FCA, scelte alle quali ci si dovrà abituare sacrificando un po' di cuore e di orgoglio nazionale in cambio di prodotti altrimenti irrealizzabili per costi di progettazione attualmente insostenibili da un'unica azienda per entrare in concorrenza con veicoli dalle caratteristiche similari.

Il nuovo pick-up marchiato Fiat dunque, si presenta come un appetibile compagno di lavoro e di svago veramente tuttofare. È spinto dal solido motore 2.4 multijet in grado di sviluppare 180 cavalli nella versione più spinta e 150 in quella più "morbida". Potenze più che sufficienti per garantire ottime prestazioni ad una vettura che richiede soprattutto una erogazione lineare ed una coppia in grado di spingere già a bassi giri e che va da 380 a 420 Newton metri, a seconda delle versioni.

Quello che una volta sarebbe stato un "camioncino" oggi è un tecnologico 4 × 4 dalle dimensioni generose (5,28 m), offerto numerose tipologie, dalle più semplici, equipaggiate con sole ruote motrici al posteriore, alla versione "part-time", fino alla trazione integrale "full time" con ripartizione permanente della coppia sui due assi e differenziale bloccabile. Tutte le variabili sono dotate di marce ridotte, compreso il modello con cambio automatico.


La carrozzeria, che ricalca le linee del Mitsubishi, ma con un volto più aggraziato che richiama i frontali della Tipo, è proposta in due modelli: con cabina a due o quattro porte. Le due differenti versioni cambiano la capacità del vano di carico che passa da una lunghezza di 186 cm a 152 cm. Gli allestimenti interni e le dotazioni di bordo sono di ottimo livello e anche in questo caso si può scegliere tra una versione più spartana sino al modello più accessoriato, fornito anche con selleria in pelle (SX e LX). I prezzi partono da € 27.000 più Iva.

Presentata nel novembre 2015, e forse non a caso al salone di Dubai, la nuova creatura Fiat è dunque realtà in un contesto internazionale che vede di buon occhio questi capienti "tuttoterreno" multiuso dalle generose dimensioni e in virtù del prezzo e delle prestazioni, in cambio di tanta roba è facile pronosticarne un buon successo.

Macchine da grandi spazi, da spiagge californiane e da lavoro tra i boschi, dalle nostre parti i grossi pick-up, pur avendo una discreta clientela interessata alle loro caratteristiche da buoni aiutanti di fatica, molte volte sono più veicoli alla moda che non di utilità, ma anche questo fa parte del mercato e della sua richiesta. Non rimane dunque che incontrarne qualcuno per ammirarlo più da vicino; dal concessionario, per la strada, in qualche azienda di campagna o nel piazzale di un supermercato...


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Articolo pubblicato il 13/05/2016