L'angolo della satira del Prof. Giancarlo Pavetto - Verso il ballottaggio: il “Sistema Torino” è in crisi
L'ultimo faccia a faccia Fassino/Appendino (Foto La Stampa)

E’ solo il morbo di Parkinson?

 Voce dal sen fuggita….Piero Fassino, detto il “prediletto della Crocetta”, qualche anno fa, in un dibattito, ordinò a Beppe Grillo: “prima di parlare fatti un partito, poi ne discutiamo.” Purtroppo per lui, Grillo il partito se lo è fatto davvero. Ora deve fare di continuo gesti scaramantici. Perché ha detto all’Appendino: prima fatti un programma e poi li confrontiamo….

 Scatenate l’inferno! Mancano pochi giorni alle elezioni di ballottaggio ed anche oggi al rondò Castellani (una volta rondò della forca) è il caos. Chiuso il tunnel sotto porta palazzo, si sono formate nei dintorni code chilometriche. In tanti anni di governo della sinistra questo residuo di medioevo poteva essere eliminato. Bastava che l’ex sindaco Castellani prolungasse di poco più di cento metri, fino al rondò, il sottopasso che corre sotto Porta Palazzo. Oppure che il suo successore Piero Fassino si fosse dedicato, almeno una volta in cinque anni, all’esame della viabilità cittadina.

 La cocca di Renzi, Marielena Boschi, detta “la ragazza di buona famiglia”, ha minacciato i poveri torinesi. Se non votate Fassino, ha detto, il governo non vi darà i soldi per costruire gli ospedali.  I b.m. (?) de La Stampa sono d’accordo. La prediletta evidentemente non giudica ancora sufficienti i disastri provocati con i tagli al sistema sanitario nazionale dalla sua cara collega Lorenzin. Sarebbe divertente sapere cosa pensano oggi della loro ministra, Saitta e Chiamparino, che pregustavano con l’acquolina in bocca, di inaugurare, tra qualche decennio, il nuovo Parco della Salute.

 La strage di New York. Obama non ha colpe. Non ha colpe l’FBI. Non hanno colpe i servizi di intelligence che avevano sotto osservazione l’assassino, ma che (come accade in Italia) lo avevano lasciato libero di agire. Il buon Barack dice anche che è dubbio che il killer fosse un musulmano come lui. La colpa, sostiene, è solo della diffusione delle armi, che negli Stati Uniti, come tutti sanno, sparano da sole. Se qualcuno dei partecipanti alla festa fosse stato armato, poteva fermare l’arabo assassino.

 Angelino Alfano, detto l’ineffabile. Afferma di telefonare tutti i giorni a Berlusconi, per informarsi del suo stato di salute. E’ facile immaginare come venga recepito nell’entourage di Silvio questo “premuroso e soprattutto disinteressato” atto di affetto.

Ancora Angelino, il ministro di Renzi. Sostiene che sta lavorando ad un nuovo partito. Intende mettere insieme il suo ncd, alleanza popolare, udc, ed anche ala di Denis Verdini. Povero Alfano e povero Costa. Dalla padella di Renzi alla brace di Verdini. Quattro miserie in un corpo solo, direbbe Giorgio Gaber. Il nome del partito sarebbe già pronto: PDV ovvero il partito dei voltagabbana.  

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 16/06/2016