Ipnosi e Magia: L'ipnosi da fenomeno da baraccone appannaggio di ciarlatani, ad importante presidio medico.

Terza puntata

L’ipnosi dunque era una manifestazione conosciuta da sempre e, riguardo le sue modalità di funzionamento, venivano fornite alcune teorie che chiamavano in causa la costituzione dell’uomo non più su di un piano fisico, ma su di un  piano sottile, metafisico, in base a principi che provenivano da credenze esaminate principalmente nei circoli in cui si praticavano le scienze occulte.

 letarLe descrizioni dei vari componenti da cui sarebbe  costituito l’uomo differivano di poco le une dalle altre; tutte concordavano sul fatto che l’essere umano non è composto da un  solo corpo fisico, ma la sua componente visibile è circondata da altri corpi eterici che lo delimitano e lo compenetrano, estendendosi oltre il corpo fisico a costituire quella che, percepibile solo da persone particolarmente dotate ad un certo tipo  di visione, viene definita “aura”.

Al concetto della presenza di corpi invisibili si era giunti attraverso i tempi, considerando la differenza fra il cadavere e l’organismo vivente. Il concetto era  diventato successivamente appannaggio delle religioni che insegnavano ed insegnano tutt’ora,che l’uomo è composto da Spirito, Anima e Corpo, restando comunque forse volutamente nel vago, ed i tentativi di approfondire tale tematica forniscono risposte che non soddisfano pienamente la possibilità di comprendere determinati fenomeni.

Le  numerose scuole che avevano affrontato il problema, tentando di spiegare e di approfondire alcune manifestazioni palesi, ma  difficili da comprendere in base ai soli insegnamenti della scuola “ufficiale”, erano giunte alla conclusione secondo le tesi di  Papus, che  l’essere umano è composto certamente  da tre principi a cui avevano dato il nome di Corpo Fisico, il cadavere, il Mediatore Plastico detto anche Corpo Astrale o ancora  vitale, in grado di animare ogni cellula del corpo umano ed infine lo Spirito Immortale manifestatesi attraverso l’intelligenza e la forza di volontà.

L’esistenza di un corpo sottile, intermediario fra lo spirito immortale ed il corpo fisico venne ricavata dal notare che alcuni organi fisici, indispensabili alla vita, continuano a funzionare senza che  la coscienza debba occuparsene in alcun modo.  La chiave della comprensione del  modo di funzionare dell’ipnosi partiva da tali considerazioni ed è questo il motivo per cui conviene approfondire il modo di pensare di coloro che ci hanno preceduto e che sostenevano che il corpo astrale rappresentasse la presenza in ogni essere umano di un “essere impulsivo passionale” il quale, nel momento in cui ha un desiderio, un qualsivoglia capriccio, sospinge imperiosamente tutto l’organismo al pieno soddisfacimento di tale voglia.

Opposto a questo esiste un altro essere ragionante e libero, in grado di bloccare questi impulsi oppure ha la facoltà di abbandonarsi passivamente a quanto viene suggerito dall’essere impulsivo. Il filosofo e poeta Fabre d’Olivet ( 1767 – 1825) ha rappresentato questi impulsi con l’immagine di ruote dentate, ingranate fra di loro e, immaginando che l’essere impulsivo sia rappresentato dalla ruota che imprime il movimento alle altre, si può  pensare che le rimanenti ruote rappresentino le braccia o le gambe, ovvero gli elementi in grado di soddisfare la volontà dell’essere impulsivo.

E’ uno schema assai semplicistico, ma riflette in maniera adeguata quanto in effetti avviene di fronte a determinati stimoli. Infatti viene resa in modo soddisfacente l’idea dello stimolo, quale può essere un qualsiasi impulso, che attiva il corpo  verso il soddisfacimento di un desiderio. Se per un motivo qualsiasi vogliamo arrestare questo stimolo, esercitando la forza di volontà, potremo rappresentare tale effetto tramite un freno che sia in grado di agire sulla stessa ruota e che sia in grado di arrestarla.

Tornando alla costituzione dell’uomo, per comprenderne il modo di funzionare, è possibile generalizzare affermando che il corpo fisico è uno strumento di azione su cui può operare lo spirito e, utilizzando uno degli esempi che ci suggerisce Papus, si può comprendere agevolmente in quale modo venisse visualizzato il funzionamento dell’essere umano in relazione a forze che possono essere solo intuite e che difficilmente potranno essere verificate, pur appannaggio di una teoria intrigante che  sa essere, a volte, convincente e riesce ad affascinare per la sua semplicità.

Papus afferma che, nel caso in cui si voglia suonare una nota del piano, parte uno  stimolo dal cervello chefabre possiamo intendere come il mezzo attraverso cui si compie la volontà,  pur senza che sia lui ad esercitare l’azione. L’atto di suonare viene infatti compiuto dal braccio che obbedisce all’impulso proveniente dal cervello compiendo una serie di azioni coordinate che permettono al dito della mano di toccare la nota richiesta.

Nell’esempio in questione  il cervello è l’immagine dello spirito ed il pianoforte rappresenta il corpo fisico. Tra questo due  componenti l’elemento chiave è il fattore che trasferisce lo stimolo; viene  chiamata allora in causa una nuova componente  in grado di viaggiare tra i due, cui viene dato il nome di “forza nervosa”. Forza psico-nervosa la definisce Papus, forza in grado di garantire l’unione psico-fisiologica fra spirito e corpo. Come prova dell’esistenza di questa forza  viene citato l’esempio di una persona colpita da paralisi e che non abbia pertanto la possibilità di muovere l’arto. Lo spirito continuerà ad inviare l’impulso al corpo fisico il quale, non ricevendo la suddetta forza nervosa, non ha la possibilità di compiere alcun movimento e pertanto si può concludere che non è possibile negare l’esistenza dello spirito solo perché questo non può, per un qualsivoglia motivo, agire sul corpo fisico.

A questa, che Papus definisce “ forza nervosa “, i mistici  seguendo San Paolo, hanno dato il nome di Anima ed affermano che l’uomo è composto di Spirito, Anima e Corpo, fornendo una analoga spiegazione alla possibile costituzione dell’uomo. Da quanto sopra risulta evidente l’importanza dell’esistenza di tale componente  “nervosa” poiché lo spirito, agendo su questa, arresta gli impulsi dell’essere impulsivo che alberga in noi.

(Continua)


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Articolo pubblicato il 30/08/2016