Tendenza si, utilità no

Quando la tecnologia viene considerata più per il suo aspetto trendy piuttosto che per la sua effettiva utilità

La tecnologia è oramai un fattore fondamentale delle nostre esitenze. Essa va di pari passo con il progresso che, come da sempre la storia ci insegna, non può essere fermato.

E se questo progresso negli anni ci ha permesso di raggiungere delle innovazioni che in effetti hanno cambiato in modo permamente e radicale le nostre esistenze, non sempre si può dire delle ultime trovate tecnologiche degli ultimi anni.

Chi era adolescente nei primi anni duemila di sicuro ricorderà con una certa nostalgia i telefoni prodotti dalla società finlandese Nokia, che era in grado di immettere sul mercato cellulari in grado di dettare legge all'interno del mondo della telefonia mobile.

Siamo passati dall'indistruttibile 3310, possessore di una delle batterie più durevoli e resistenti che genio umano abbia mai creato, passando per diversi modelli che di volta in volta implementavano migliorie sempre più diversificate e apprezzate da noi ragazzi cresciuti agli albori di una tecnologia che ora ha raggiunto traguardi strepitosi.

Nelle piazze i ragazzini si accalcavano per attivare la (all'epoca) innovativa tecnologia Bluetooth con la quale potersi mandare foto e suonerie dei cartoni animati preferiti o i loghi della propria squadra del cuore.

Tutto molto bello ed innovativo, finchè nel 2007 un'azienda americana che fino a poco prima era specializzata nella produzione e nella vendita di computer dai componenti ricercati e di qualità decise di entrare nel mondo della telefonia mobile, cambiandola per sempre.

Nel giro di pochi mesi, la Apple riuscì a vendere milioni di smartphone con il logo argentato della mela stampato sul logo. Era iniziata una nuova era, ovvero quella degli smartphone.

Da allora sono passati gli anni, Steve Jobs ha presentato numerosi altri modelli di Iphone, Ipad, Mac e altri prodotti che sono diventati veri e propri cavalli di battaglia di un'azienda votata all'innovazione e in grado di cambiare le abitudine tecnologiche dei suoi possessori.

Ma con la morte del suo leader e del suo fondatore, l'azienda di Cupertino negli ultimi anni ha smesso di innovare. In breve tempo si è ritrovata a passare dal ruolo di società innovativa a quella che si conforma alle esigenze di mercato.

Tim Cook, il nuovo CEO a capo della Apple scelto dallo stesso Jobs prima di morire, ha cercato di portare avanti le idee e il modus operandi della società della mela morsicata, ma con risultati assai diversi.

Mentre negli anni passati le altre case produttrici di smartphone e prodotti tecnologici cercavano di stare dietro alle innovazioni implementati nei nuovi dispositivi firmati Apple, ultimamente altre realtà hanno avuto modo di conquistare una larga fetta di utenti che facevano fatica ad essere conquistati da chi per anni aveva in mano lo scettro del comando.

I prodotti sono stati quindi presentati in un lasso di tempo assai breve uno dall'altro, andando a cannibalizzare letteralmente quello che era il settore di mercato di un determinato prodotto (Iphone, Ipad, Ipod, Imac, Mac).

E gli appassionati di tecnologia non facevano in tempo a finire di pagare le rate dell'ultimo modello di Iphone che si ritrovavano con il dubbio di dover passare al modello successivo.

In breve tempo quindi la tecnologia è passata dall'essere qualcosa di innovativo e utile per gli utenti a strumenti di mera tendenza.

Gli Iphone quindi non sono più quei magici dispositivi con i quali è possibile fare di tutto, ma diventano dei colorati e costosi investimenti sull'ego individuale, da sfoggiare con fierezza per poter essere accettati in una società 2.0 che va dannatamente di corsa e manda tutto frettolasamente fuori moda.

La gente non si sofferma più a cercare l'utilità di un determinato prodotto tecnologico, ma brama il suo possesso per correre dagli amici e mostrarlo loro in tutta la sua lucente bellezza.

Tutto quindi diventa di tendenza e non più utile. Mentre l'innovazione tecnologica dovrebbe mirare a qualcosa di realmente utile. La tecnologia dovrebbe essere come un vestito, in grado di calzare bene indosso alla persona che ne fa uso.

Logicamente il vestito che può calzare perfettamente a me può risultare stretto a qualcuno o addirittura largo a qualcun'altro. Ma questa è la bellezza della libertà di scelta.

Ecco quindi che i colossi tecnologici spingono i propri utenti ad amare i propri dispositivi non per le effettive migliorie che introducono modello dopo modello e dando loro modo e maniera di apprezzarli appieno.

Tanto tra meno di nove mesi verrà lanciato il modello successivo. E' l'importante è tirare fuori i soldi per non correrre il rischio, come il modello di cellulare che si possiede, di andare frettolosamente fuori moda.

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Articolo pubblicato il 10/09/2016