Pianeta Toro - Un Toro confusionario
I fedelissimi granata (Foto Torino FC)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

Sarà per la legge dei grandi numeri, o per il caldo afoso di un settembre paragonabile agli ultimi giorni di luglio, o per l’assenza dei due giocatori migliori, o più semplicemente e realisticamente perché il Toro visto contro l’Atalanta non ha ancora imboccato la strada giusta, che i granata sono usciti sconfitti per 2 - 1 dallo Stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo.

In vantaggio per 1 -0 dopo una splendida punizione di Iago Falque, il migliore in assoluto, il Toro si è fatto raggiungere dopo soli due minuti a causa di un doppio errore della difesa; prima, l’esordiente in maglia granata Valdifiori ha mandato in calcio d’angolo una palla che poteva essere gestita meglio, e poi il nuovo portiere, l’inglese Joe Hart acclamato dai tifosi granata, ha smanacciato malamente il susseguente corner, consentendo a Masiello d’insaccare. E quando mancavano una decina di minuti al termine della gara, un fallo ingenuo di De Silvestri su Papu Gomez, consentiva all’Atalanta di beneficiare di un rigore che il bravo Kessiè trasformava, così da permettere ai bergamaschi d’incamerare i primi tre punti ai danni di un Toro pasticcione.

A causa dei numerosi infortuni, Sinisa Mihajlovic ha dovuto schierare una formazione priva dei due giocatori migliori, cioè Ljajic e Gallo Belotti, ma, nel medesimo tempo, ha deciso di mettere in campo un centrocampo inedito, formato dal nuovo arrivato Valdifiori, Baselli e Benassi. L’ex partenopeo ha dovuto lasciare il campo dopo pochi minuti dalla ripresa a causa di una botta rimediata nel primo tempo alla coscia destra, mentre Benassi non è parso ancora al meglio della forma, anche se in un paio d’occasioni ha mirato con decisione alla porta avversaria, e Baselli, “nemo profeta in patria”, ha confermato la scarsa vena che l’accompagna praticamente dallo scorso campionato.

Come già detto, il migliore in attacco è stato lo spagnolo Iago Falque (solo in prestito al Toro), mentre Maxi Lopez ha confermato di saper difendere bene la palla, ma ha tirato alle stelle una palla che avrebbe dovuto mandare in rete. Martinez si è mosso molto, ha sfornato un bell’assist per Maxi Lopez, ma nulla più. L’argentino Boyè, mandato in campo da Mihajlovic al posto di Baselli con l’intento di vincere la partita, ha mostrato buone cose, tra cui un bel tiro in area, che avrebbe meritato il gol.

Dopo tre partite di campionato, il Toro ha rimediato due sconfitte contro due squadre alla sua portata, a causa, essenzialmente, di errori, disattenzioni e ingenuità che non dovrebbero più verificarsi, anzi ci stupiamo che accadano ancora. Il popolo e la Società granata si aspettano che la squadra inizi, finalmente, un cammino virtuoso, che possa portare al conseguimento di risultati soddisfacenti. Dopo il 5 - 1 inflitto al Bologna, prima della sosta per le partite della Nazionale, era lecito attendersi una prova gagliarda in quel di Bergamo, invece, un’altra volta, dobbiamo subire uno stop, a causa, principalmente di errori commessi dalla nostra squadra. Basta fare harakiri! Abbiamo bisogno di vittorie, sia per la classifica, sia per il morale.

Un’annotazione merita lo scarso Direttore di gara Mariani di Aprilia. Il calcio d’inizio dell’Atalanta, avvenuto con un doppio tocco di un giocatore bergamasco, andava punito concedendo un calcio di punizione al Torino, come da regolamento, e non facendolo semplicemente ripetere. L’espulsione di Mihajlovic è giusta, tuttavia va considerato che la stessa è avvenuta a seguito di uno scatto d’ira del tecnico granata che ha visto, come tutti gli spettatori, presenti sul campo e in TV, come Maxi Lopez sia stato trattenuto per due volte dall’avversario,  senza che il Direttore di gara prendesse un provvedimento disciplinare, nè fischiasse un calcio di punizione.  L’arbitro si avvale di cinque assistenti, e nessuno che abbia visto nulla, per contro il quarto uomo ha richiamato l’attenzione dell’arbitro sul gesto di Mihajlovic.     

Che si usino veramente due pesi e due misure, oppure certi errori dipendono proprio dall’incapacità di taluni Direttori di gara? I quali, la domenica successiva andranno a fare gli arbitri di porta, mentre l’allenatore cacciato dovrà vedersi la partita dalla tribuna.

  

 

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Articolo pubblicato il 14/09/2016