Ansia? E'legata ai valori del ferro e delle vitamine

Studi multipli lo confermano.

 

Svelato un ruolo non noto del ferro e del suo trasportatore Tfr2 nella regolazione del comportamento ansioso e dell’attività dei circuiti nervosi che lo governano.

Lo studio - pubblicato su Scientific Reports (rivista del gruppo Nature) - porta la firma delle nostre ricercatrici Enrica Boda, Francesca Montarolo ed Annalisa Buffo insieme alle colleghe Rosamaria Pellegrino e Antonella Roetto del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino - AOU San Luigi Gonzaga.

Le ricercatrici hanno scoperto che il recettore Tfr2 è espresso da specifiche popolazioni di neuroni e che in sua assenza la quantità di ferro presente nel tessuto nervoso tende ad aumentare.

Questo aumento è associato a una intensa attivazione di neuroni nell’ippocampo e nella corteccia prefrontale, e in particolare all’incremento dell’ansia in modelli animali. Lo studio offre una nuova prospettiva sul ruolo del ferro - finora misterioso e legato alle malattie neurodegenerative - nella regolazione delle funzioni fisiologiche cerebrali e indica un nuovo protagonista nella regolazione dell’omeostasi del ferro nel tessuto nervoso. (Fonte ufficio stampa NICO)

 

Nel 2013 si scoprì, anche, che le crisi d’ansia potevano essere provocate da specifiche carenze nutrizionali.

Se non vengono assunti determinati alimenti e vitamine si rischia di incorrere in sbalzi d’umore e depressione.

Ne elenco almeno 5 tra i più attivi.

Acidi grassi Omega 3: servono soprattutto a mantenere l'umore stabile.
Una loro carenza è in grado di causare effettivi sbalzi di umore.
Si trovano nei tuorli d'uovo, nei pesci grassi, nelle noci o negli integratori alimentari specifici.

Vitamine del gruppo B: una carenza di queste vitamine, in special modo la B6 e la B12, possono influenzare l'umore. A dirlo, tre anni fa, fu il National Center for Biotechnology Information.  

Vitamina D: se manca questa vitamina si possono provare depressione e stati ansiosi.  La luce del sole è essenziale per la sua produzione. Nutrienti che aiutano la vitamina sono il tofu, i funghi e il pesce.

Ferro: se si risulta carenti di ferro, - ed ora diciamo se vi è carenza nell'azione del recettore Tfr2 del ferro - il rischio è quello di incorrere in una forma d'ansia capace di sfociare anche in attacchi di panico. Inoltre vi può essere un affaticamento delle funzioni cerebrali, della memoria e della concentrazione.
Frutti di mare, frutta secca, noci, fegato di pollo sono alimenti che ne contengono molto.

Zinco: la bilancia umorale  Favorisce l'azione dei neurotrasmettitori nel cervello. Gli alimenti dove è possibile trovarlo sono principalmente carne di manzo, spinaci, semi di zucca.

Mangiare con piacere. Non farsi mancare i nutrienti necessari al di là del regime alimentare scelto, regala sicuremente una armonia strutturale in grado di permetterci di evitare crisi d'ansia e di panico ... o almeno di controllarle. In più, se fossimo sotto attacco ansiogeno, invece di pensare subito ad una mancanza comportamentale o motivazionale, potremmo pensare anche ad una mancanza nutruzionale. 

E questo aiuta noi non l'ansia.


 

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Articolo pubblicato il 21/09/2016