Deutsche Bank: dopo rischio derivati multa Usa da 14 miliardi di dollari, allo studio cartolarizzazione da 5,5 mld.

L'istituto è infatti considerato fra i più sottocapitalizzati in Europa.

Deutsche Bank nell’occhio del ciclone dopo che  il Dipartimento di Giustizia americano ha chiesto 14 miliardi di dollari di risarcimento per il suo ruolo nella crisi dei subprime. Per questo motivo ha messo in programma una nuova cartolarizzazione di prestiti aziendali. Nelle cifre, si parla di un’operazione da 5,5 miliardi di dollari,  in modo da ridurre il rischio di credito.

Del resto, che il gruppo sieda su una vera bomba atomica è cosa nota da tempo: nel suo portafoglio ci sono derivati finanziari per un valore nozionale di circa 55 mila miliardi di euro, circa 20 volte il Pil tedesco e quasi 6 volte quello dell’intera zona euro.

L’istituto è infatti considerato fra i piu’ sottocapitalizzati in Europa a causa dei rischi per la sua esposizione ai derivati, e penserebbe di emettere cdo sintetici, obbligazioni collateralizzate in grado di liberare dal bilancio i rischi dei prestiti, migliorando così i proprio coefficienti patrimoniali.  Secondo un report di Societe’ Generale, qualsiasi accordo transattivo al di sopra dei 5,4 miliardi comporterebbe un aumento di capitale dedicato esclusivamente a pagare la multa.

Sui 14 miliardi di dollari chiesti dal Dipartimento di Giustizia americano, Deutsche Bank ha fatto sapere di non essere intenzionata a pagare quella cifra. Sulla questione  è intervenuto anche il ministro tedesco delle Finanze, che ha affermato di aspettarsi una transazione su importi di gran lunga più contenuti.

 

La banca tedesca è stata fra gli istituti di credito uscita peggio dagli stress test europei prima che le autorità americane chiedessero 14 miliardi di dollari sui mutui subprime, i prodotti al centro del crollo dei mercati finanziari mondiali nel 2008.

 

quifinanza.it


Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 24/09/2016