Brexit, la sterlina si svaluta: allarme sui prezzi del popcorn.

Adam Sopher, patron del popolare marchio Joe & Seph's: "Saremo costretti a far pesare le conseguenze sui consumatori".

LONDRA - La Brexit rischia di far male ai popcorn. Fra le preoccupazioni e le polemiche della "grande politica" e della "grande economia", spunta pure questo allarme in Gran Bretagna, sull'onda del calo dello sterlina, accentuatosi negli ultimi giorni e giunto a un -18% sul dollaro e un -15% sull'euro rispetto al periodo pre-referendum.

A lanciare il "grido di dolore" sui media di oggi è Adam Sopher, patron del popolare marchio Joe & Seph's, che distribuisce nel regno snack e mais saltato da sgranocchiare al cinema o per strada. La perdita di valore della valuta britannica, spiega Sopher, si sta già abbattendo sui costi degli ingredienti-base usati dalla sua azienda. E in prospettiva "saremo costretti a far pesare le conseguenze sui consumatori in termini di prezzi più alti", nota.

Il fondatore di Joe & Seph's precisa di non aver ancora preso una decisione sull'aumento del costo al dettaglio degli amati sacchetti di popcorn. Ma teme che non ci sia nulla da fare. Purtroppo - allarga le braccia - "certi prodotti nel Regno Unito non crescono".

 

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Articolo pubblicato il 15/10/2016