Coppie comiche

"La più bella del mondo" ha bisogno di qualche ritocchino?

 Il Giullare Roberto Benigni ha ricevuto in premio dal suo Signore, l'ex sindaco di Firenze Matteo Renzi, un passaggio per il Nuovo Mondo, il tutto, quasi sicuramente, gentilmente offerto dal popolo italiano che, satollo e soddisfatto, benedicente li accompagna in spirito da una Patria pacificata e prospera.

Forse, a favore del comico toscano (mi riferisco a Benigni, sia ben chiaro!) ha giocato la sua decisa presa di posizione per il "si" al prossimo referendum costituzionale, anche se, vorrei sommessamente ricordare, il comico, qualche anno fa, realizzò un programma in due puntate per la Rai intitolato "la più bella del mondo" in cui così definiva la nostra Costituzione... in questo frattempo ha forse maturato qualche dubbio al riguardo? 

"La più bella del mondo" ha bisogno di qualche ritocchino per compiacere il nuovo padrone...?

La visita non è altro che un'occasione per rafforzare i già saldi vincoli che ci legano, in modo forse un po' troppo stretto, all'alleato d'oltre oceano, il cui presidente, guarda caso e ohibò che combinazione! ha colto la palla al balzo per raccomandare, coram populo, agli italiani tutti, di votare "si" al referendum  costituzionale del 4 dicembre, essendo senza dubbio ben chiare anche al Presidente Obama le tremende ripercussioni che avrebbe sulla razza umana la vittoria del "no"!

L'endorsement dell'Inquilino della Casa Bianca avrà sicuramente un grosso peso, così come l'ha avuto nell'evitare la Brexit, e non può essere diversamente, provenendo da un Nobel per la Pace che tanto ha fatto per esportare la democrazia, così come è stato, per fare un esempio, nella Libia di Gheddafi,  "democrazia" di cui noi cogliamo i frutti, rappresentati da quelle migliaia di disperati che ogni giorno proprio dalle coste della Libia partono benevolmente aiutati in ciò dai cosiddetti "scafisti" che in quel Paese, ormai ridotto ad un disperato ginepraio, fanno ciò che vogliono.

Fortunatamente, quando il Presidente Obama ha toccato, con aria grave  e compunta, il problema dei migranti, i nostri non hanno battuto ciglio e non hanno minimamente accennato ai disastri combinati dagli "esportatori di democrazia" in Siria e in Libia, appunto, i cui effetti subisce sopratutto l'Italia: no, questi sono dettagli, trascurabili "effetti collaterali", per usare una definizione così cara ai militari U.S.A.

In quanto a coerenza, comunque, i nostri non hanno nulla da invidiare al Presidente Obama: in gran parte, la responsabilità di quei disastri fu di uno dei peggiori Segretari di Stato della storia d'America, che fu proprio  Obama a cacciare al suo secondo mandato: quella Hillary Clinton che oggi, guarda caso e secondo lo stesso Presidente, è quanto di meglio possa toccare in sorte agli americani quale futuro Capo dell'Esecutivo!  Da non credere!

Eppure... eppure, questa è la politica, la continua ricerca del "do ut des" e credo proprio che a questo "pronunciamento" del Presidente Obama non sia estraneo un certo contingente di militari italiani da spedire nei Paesi Baltici... ma questa è un'altra storia, le cui conseguenze, purtroppo, potrebbero avere ben altro peso che la vittoria di un si od un no ad un inutile, balzano referendum.

 

                                                                                          Leonardo Incorvaia

 

         

 

 

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Articolo pubblicato il 21/10/2016