Come vendere casa con il mutuo in corso

Hai acceso un finanziamento per acquistare la tua abitazione ma vuoi venderla prima di aver estinto il debito? Ecco come vendere casa con il mutuo in corso

Scegliere di accendere un mutuo prima casa è ancora un’operazione piuttosto diffusa per tutte quelle famiglie che non dispongono della liquidità necessaria per acquistare la propria abitazione. I tempi di estinzione di questo tipo di finanziamento possono arrivare a coprire anche un periodo di tempo piuttosto lungo, anche 30 anni, e spesso capita che il mutuatario decida di vendere casa con il mutuo in corso.

Se anche tu ti trovi in questa situazione, cominciamo subito con il dirti che è possibile vendere casa con mutuo residuo. A questo proposito, dato che non tutti sono in grado di sostenere l’estinzione anticipata del mutuo con le proprie risorse economiche, devi sapere che  esistono altre due soluzioni che ti permettono di vendere casa con il finanziamento in corso:

  1. Estinzione del mutuo contestualmente al rogito con il capitale ricavato dalla vendita della proprietà abitativa

  2. l’accollo del mutuo

Estinzione del mutuo contestuale al rogito: come funziona?

Come dicevamo, se non sei in grado di farti carico dell’estinzione anticipata del mutuo, una buona alternativa per vendere casa con il mutuo in corso potrebbe essere quella di richiedere la cosiddetta estinzione del mutuo contestuale al rogito.

Nello specifico, si tratta di un procedimento che ti pemette di chiudere il finanziamento in corso utilizzando il denaro ricevuto dall’acquirente per la vendita dell’immobile. L’estinzione del mutuo diventa ufficiale nel momento in cui il compratore firma il rogito della casa, ovvero l’atto conclusivo necessario per rendere effettivo il passaggio di proprietà.

In questo caso, l’intero processo dovrà avvenire sotto la supervisione di un funzionario della banca mutuataria. In particolare, l’acquirente dovrà consegnarti un assegno circolare intestato al tuo istituto di credito con un importo pari al debito residuo, come indicato nel conteggio di estinzione fornito dalla banca e avente come data quella del rogito. Una volta ricevuta la cifra sarà quindi necessario versarla all’istituto mutuatario che ti rilascerà la quietanza, ovvero il documento comprovante l’avvenuta estinzione del finanziamento.

Trattandosi comunque di un’estinzione anticipata, dovrai tenere in conto degli eventuali costi variabili (a seconda del tasso di interesse) se hai stipulato il mutuo prima del 2 Febbraio 2007, data in cui è entrato in vigore il Ddl Bersani. La cancellazione dell’ipoteca iscritta sulla casa non sarà invece a tuo carico e verrà effettuata dalla banca.

Accollo del mutuo per vendere casa: come funziona?

La seconda soluzione per vendere casa senza estinguere il finanziamento in anticipo è quello di richiedere il cosiddetto accollo del mutuo. In questo caso il compratore (accollante) subentra al tuo posto (accollato) nel mutuo.

Come nel caso precedente, anche l’accollo del mutuo diventa effettivo nel momento in cui l’acquirente firma il rogito della proprietà. A questo proposito devi però sapere che esistono due forme di accollo: l’accollo cumulativo e l’accollo liberatorio.

L’accollo cumulativo prevede che il venditore rimanga comunque obbligato verso l’istituto di credito. Detto altrimenti, scegliendo questa opzione rimarrai comunque vincolato al contratto del muto e dovrai ad esempio farti carico del pagamento delle rate qualora l’acquirente non ne fosse più in grado.

L’accollo liberatorio, invece, prevede che il venditore venga svincolato da tutti gli obblighi verso la banca. Optando per questa forma di accollo, spetterà al nuovo mutuatario farsi carico di tutti i costi relativi al finanziamento.

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Articolo pubblicato il 30/11/2016