Referendum, Romano Prodi dice sì, dietro la scelta il lavorio dei renziani. Renzi tira un respiro di sollievo.

Al fotofinish, proprio quando l’ansia da prestazione per il 4 dicembre ha raggiunto livelli di guardia a Palazzo Chigi, Romano Prodi dice sì. E Matteo Renzi tira un respiro di sollievo. La nota che annuncia il sì dell'ex premier era nell'aria, almeno da ieri.

Un minuto dopo i lanci di agenzia, i renziani si mettono al lavoro per contattare i sondaggisti più vicini. Mission: capire quanto sposti Prodi sul voto di domenica, che effetto può avere un sì del prof non tanto sull’elettorato Dem, dove un effetto positivo potrebbe essere scontato, ma su quell’elettorato moderato di centrodestra che poi è il bottino sul quale Matteo Renzi ha posto le sue mire per vincere.

Da Ancona il premier ringrazia: "Fatemi dire da qui grazie a Prodi, che poco fa ha detto che voterà Sì pur non condividendo tutto, ma riconoscendo che c'è un'esigenza per il Paese". Al suo quartier generale, cioè sui social, è festa.

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Articolo pubblicato il 01/12/2016