Cronaca dai quartieri di Torino- Il no della Circoscrizione 7 al trasferimento del suk dell'illegalità a Ponte Mosca

La posizione del Borgo Aurora è stata ribadita nel corso dell'assemblea aperta ai cittadini per dire no al degrado e alla criminalità portati dal mercato del libero scambio

Il messaggio è arrivato. Forte e chiaro. Nel corso del consiglio aperto alla cittadinanza svoltasi giovedì 1 dicembre 2016 presso gli uffici della Circoscrizione 7, i residenti di Borgo Aurora hanno ribadito la propria contrarietà al trasferimento del mercato di libero scambio presso il Ponte Mosca.

Il tutto si è svolto in un clima dai toni abbastanza accesi, dove gli abitanti del quartiere Borgo Aurora per mezzo di rappresentati di comitati di cittadini hanno espresso tutta la loro esasperazione e rabbia per una situazione che è diventata via via sempre più insostenibile.

Prima dell'inizio dell'assemblea ci sono stati alcuni minuti di tensione all'ingresso degli uffici della Circoscrizione con l'intervento degli anarchici che occupano l'ex asilo di via Alessandria, i quali con megafono e lancio di volantini hanno protestato contro gli sfratti.

Tornata la calma il presidente della Circoscrizione VII Luca Deri ha potuto dare il via al dibattito.

La sensazione diffusa è quella di una completa disillusione nei confronti delle autorità preposte che, nel corso degli anni, non hanno agito come avrebbero dovuto per evitare che questa realtà degenerasse a tal punto da raggiungere tali vette di illegalità.

Recentemente il mercato del libero scambio, comunemente chiamato suk, è balzato agli onori della cronaca in quanto è stato oggetto di un blitz congiunto di polizia giudiziaria e polizia municipale che ha portato all'arresto di sei persone e al sequestro di merce rubata per un valore di oltre cinquecentomila euro.

Ecco quindi che il mercato del libero scambio diventa un covo di criminali, dove circola merce dalla dubbia provenienza. Alcuni cittadini hanno anche denunciato di aver visto alcuni "commercianti" trattare armi.

Una situazione delicata che esaspera i residenti del quartiere, i quali si sono stufati di vedere l'illegalità passargli sotto casa come se niente fosse.

A fare da eco alle ragioni portate avanti dai cittadini il presidente della Circoscrizione VII Luca Deri, il quale ha affermato che "il quartiere Aurora sta andando verso una direzione ben precisa, dove la priorità è la riqualificazione.

La Lavazza l'anno prossimo inaugurerà i suoi uffici e molte altre attività stanno investendo in questa zona che, ci auguriamo, possa diventare una felice realtà nell'immediato futuro. Permettere lo spostamento del suk al Ponte Mosca significherebbe condannare il quartiere a tornare indietro di almeno quindici anni".

Nell'assemblea sono intervenuti anche l'assessore all'integrazione Marco Giusta il quale, esprimendo la posizione della giunta comunale e provando ad elencare i benefici del trasferimento del mercato del libero scambio al Ponte Mosca, si è imbattuto nella dura reazione dei cittadini che lo hanno contestato.

Al termine dell'incontro Giusta ha affermato che "porterò in Giunta la proposta per rivedere le zone da individuare per trasferire il mercato del libero scambio per trovare altre destinazioni d'uso".

Soddisfatto anche il presidente Deri, il quale resta in attesa della delibera di revoca di quelle precedenti nel corso della prossima Giunta Comunale.

Intanto nel quartiere è partita una raccolta di firme, oltre duecento, per richiedere la convocazione di un consiglio aperto a tutta la cittadinanza con al presenza della sindaca Chiara Appendino per cercare di fare chiarezza sull'argomento.

Riusciranno le autorità a gestire l'affannosa questione del cosiddetto mercato degli stracci e dell'illegalità e a riportare la sicurezza in un quartiere che ha già fatto e sta facendo ancora tanto per la propria riqualificazione?

La risposta, in maniera implicita, un pò la conosciamo tutti. Si spera solamente che la nuova Giunta ascolti di più le ragioni dei cittadini anzichè agire di propria iniziativa senza interpellare chi, quotidianamente, ha a che fare con una situazione davvero spinosa e poco piacevole proprio sotto il portone di casa propria.


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Articolo pubblicato il 03/12/2016