Torino - Lettera aperta al Sindaco Chiara Appendino

Leonardo Incorvaia per Civico20News

Ospitiamo la lettera aperta del nostro lettore, nonchè autore, Leonardo Incorvaia che esprime le sue perplessità sull'operato attuale, almeno fino ad oggi, Amministrazione comunale.

 

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Egregio Sig. Sindaco, 

  innanzitutto mi scuserà se adopero il sostantivo al maschile: a mio avviso, l'italiano non è un optional, sostantivo "sindaco" è maschile (come pure assessore) e sfugge alla mia comprensione per quale motivo lo  si sia voluto forzatamente volgere al femminile, creando un neologismo francamente inutile e ridicolo.

 

Detto questo, mi qualifico come suo elettore, non già per simpatia verso il Suo movimento, col quale, loammetto, non condivido quasi nulla, quanto per cacciare "il sindaco più amato dagli italiani", (sic!) dott. Fassino che evidentemente tanto amato non era.

Tuttavia, alla luce di quanto vedo oggi nella mia città, forse avrei fatto meglio a starmene a casa e non andare a votare; dico questo perchè, anche se non simpatizzante per il Movimento Cinque Stelle, speravo che l'arrivo di un Sindaco giovane e, presumibilmente, lontano dal "sistema", diverso, insomma, avrebbe portato una ventata di novità e buon governo a Torino.

Ebbene, a distanza di circa cinque mesi dalla Sua elezione, non mi sono assolutamente accorto di essere sotto una nuova Amministrazione (come pare stia avvenendo a Roma, accomunata dalla identica militanza del Primo Cittadino): le strade sono sempre più disastrate e simili ad un percorso di guerra, sulle strade medesime uno spesso tappeto di foglie morte e ormai marcite dalle recenti piogge rendono pericolosa la circolazione di automezzi e pedoni.

I Vigili Urbani brillano per la loro assenza dalle vie cittadine, determinate zone della città (vedi ad esempio il  MOI, ex villaggio olimpico) sono ormai terra di nessuno dove persino le forze dell'ordine esitano ad avventurarsi... l'unica "novità" di cui si è sentito parlare è che probabilmente, nelle domeniche precedenti il Natale con l'apertura degli esercizi commerciali, verrà ripristinata la sosta a pagamento: alla faccia dell' "aria nuova" in città!

Come "ultima spes" mi auguro che questo assoluto immobilismo sia solo frutto del poco tempo avuto a disposizione dalla Sua elezione anche se, come si dice "il buon giorno si vede dal mattino"; staremo a vedere ma, Signor Sindaco, La prego, non perda altro tempo a far vedere che c'è perchè continua a venirmi in mente un bel proverbio francese che, liberamente tradotto, recita più o meno: più le cose cambiano, più restano uguali!

Mi è gradita l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti oltre all'augurio di buon lavoro.

 

 

                                                                                       Leonardo Incorvaia

 

        

 

 

 

        

 

 

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Articolo pubblicato il 04/12/2016