Shock in Ue per dimissioni Renzi, esultano i populisti.

La sconfitta e le dimissioni di Matteo Renzi rappresentano un nuovo shock per l'Europa, mentre esultano i populisti. Il risultato che esce dalle urne, con la vittoria travolgente del No alle riforme costituzionali, conferma i timori tra i sostenitori del progetto comunitario, che ora - dopo la Brexit, il trionfo di Trump negli Usa e il voto dell'Italia - guardano con preoccupazione ad un possibile effetto domino per le elezioni del 2017 in Olanda, Francia e Germania, mentre l'onda lunga dell'instabilità politica italiana, ancora alle prese con importanti sfide economiche, potrebbe sconvolgere tutta l'Eurozona.

L'Euro è già scivolato ai minimi da 20 mesi, tornando ai livelli di marzo 2015 e cedendo ancor più terreno rispetto a quanto accadde dopo la Brexit. A metà giornata il successo del verde Alexander Van den Bellen sul nazionalista di estrema destra Norbert Hofer in Austria aveva fatto tirare un sospiro di sollievo, riaccendendo le speranze a Bruxelles.

Ma fin dai primi exit poll italiani, rimbalzati in tempo reale sui media di tutto il mondo, lo slancio europeista si è andato man mano afflosciando, lasciando spazio all'esultanza dei populisti, con in testa Marine Le Pen che ha subito twittato: "Bravo al nostro amico Matteo Salvini per questa vittoria del No. Gli italiani hanno ripudiato l'Ue e Renzi.

Bisogna ascoltare questa sete di libertà delle nazioni e di autodifesa!". Seguita da Nigel Farage: "Questo voto ha l'aria di essere più sull'Euro che sulla riforma costituzionale".

ANSA

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Articolo pubblicato il 05/12/2016