Perplessità sulla legge di bilancio

Da rottamatore a rottamato dal Referendum: Renzi fuori dai giochi?

Egregio Direttore,

nella Legge di Bilancio per il 2017, approvata a colpi di fiducia, sono previsti 3,4 miliardi di euro per migranti, profughi e finti profughi? 

Con una somma del genere quante cose si potevano fare a favore delle famiglie italiane?  Quanta assistenza si poteva dare alle persone in difficoltà?  E quante attività si potevano aiutare per restare sul mercato invaso dalla concorrenza asiatica? 

Tutti zitti! Compresi quelli del M5S , che in Parlamento hanno perso tanti parlamentari finiti nel Gruppo Misto!  Visto che Renzi da rottamatore è stato rottamato dal Referendum, addesso ci toccherà vedere il solito film  che fa venire la nausea, dove vengono fuori dei nomi poco presentabili, o che fanno parte del trapassato remoto! 

Tutti in pista per un posto al sole!  Compresi quelli che hanno cambiato più partiti, e gli altri che a Roma scaldano le poltrone, e sperano nel Vitalizio!  Se Renzi proponeva di dimezzare i politici e loro stipendi, e  vietare il mercato delle vacche, o il cambio di casacca, i cittadini facevano la coda nei seggi per votare! 

Ma invece, ha voluto scegliere la strada più complicata, e difficile da capire! E il risultato è arrivato come una valanga che spazza via tutto quello che incontra! In parole povere, Renzi si è fatto HaraKiri e nel suo partito in tanti gridano vittoria!

 

                                                                                    Marino Domenico

 

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Carissimo lettore,   

un antico proverbio, nella rivisitazione dantesca, recita: "chi è causa del suo mal pianga se stesso". Frase che ormai fa parte della quotidiana interpretazione di eventi causati a proprio danno dagli stessi attori. La stessa in cui si compiacciono i vari esponenti politici fautori del NO e che oggi si trovano alle prese con una ingarbugliata situazione difficile da dipanare.

In ogni caso, il gioco è fatto e il Matteo rottamato con il contributo dei suoi stessi "compagni di partito" ha ancora messo la fiducia per l'approvazione della legge di bilancio, ultimo atto, peraltro richiesto dal Presidente Mattarella, prima di rimettere il proprio mandato.

La sua critica sull'impegno dei miliardi destinati a migranti, profughi e finti profughi fa parte di un disegno globale che coinvolge tutte le forze buoniste ricche di falsa solidarietà che sanno usare ad arte l'apparire piuttosto che l'essere.

Anzi, apparire per continuare ad essere presenti negli ingranaggi del potere, quello dei privilegi che Renzi diceva di eliminare con la riforma costituzionale che aboliva, fra l'altro e come Lei ha detto, il mercato delle vacche ed i cambi di casacca.

Forse quest'ultimo sarebbe stato un nobile intento tuttavia in rotta di collisione con l'opportunità di poter bivaccare oggi qui e domani là in virtù di una scelta legittimata dalla più assurda delle leggi elettorali.

Ora non resta che attendere gli sviluppi del caso su cui si stanno sbizzarrendo in molti formulando le più disparate ipotesi sulla pronta soluzione di uno stallo in cui Matteo Renzi può ancora giocarsi l'ultimo arrocco.

 

                                                                                      Massimo Calleri   



 

 

 

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Articolo pubblicato il 09/12/2016