Filth

Ancora inedito in Italia, un film nato dalla stessa penna di “Trainspotting” e con protagonista uno spettacolare James McAvoy

Irvine Welsh è sicuramente uno dei più conosciuti e apprezzati scrittori della cultura pop (e non) degli ultimi vent'anni.

Scozzese dalla penna tagliente e dai dialoghi e personaggi feroci ma (ahinoi) estremamente verosimili e realistici, ha esordito col botto nel 1993 con lo splendido romanzo "Trainspotting", caposaldo della cosidetta "chemical generation" approdato poi al cinema pochi anni dopo con l'omonimo film che vide inoltre l'affermazione a livello internazionale del regista Danny Boyle.


In attesa dell'uscita quest'anno del secondo capitolo della storia, sempre diretta da Boyle e col semplice titolo di "Trainspotting 2", diamo uno sguardo ad un altro ottimo film ispirato ad uno dei romanzi di Welsh (inoltre produttore esecutivo del film) "Il lercio", altro bestseller che vendette oltre un milione di copie soltanto nel Regno Unito.

Un ottimo libro che prosegue la descrizione della vita criminale della peggior feccia della Scozia, riportando come cameo in alcuni casi qualche personaggo storico di "Trainspotting" come l'alcolizzato cronico e rissoso "Begbie" o il simpaticissimo super-fattone "Spud"; inseriti in un contesto dove questa volta abbiamo come protagonista un poliziotto anzichè una combriccola di tossici come nel libro del '93.


Uscito al cinema nell'Ottobre del 2013, a distanza di 3 anni questo "Filth" è ancora inedito nelle sale e nella versione in italiano.

Un altro di quei misteri della distribuzione italiana che non si fa mai mancare ogni film dei vari "Fast & Furious" o "Guerre stellari" di turno, ma latitano a portare nei nostri cinema quei film particolari ma che avrebbero la loro nicchia e seguito di spettatori come un film di un romanzo di Irvine Welsh ti riesce sicuramente a garantire.


Non da meno poi altrettanto famoso è l'attore protagonista, James McAvoy, nuovo e ringiovanito "Dottor X" negli ultimi capitoli della saga super-eroistica "X-Men"; nonchè protagonista di altri ottimi film come "Espiazione", "Wanted" o "In Trance"; quest'ultimo in specie interessantissimo film "ipnotico" a firma dell'ottimo Danny Boyle.

Ma vediamo di parlare più nel dettaglio del film di oggi e del perchè vi si consiglia caldamente la sua visione.


SCOZIA PER SEMPRE
"Alba gu bràth" come dicono in gaelico, oppure tradotto semplicemente "Scozia per sempre".

Così inizia una giornata qualunque nella vita del poliziotto "Robbo" Robertson, all'alba dell'omicidio di un orientale da parte di una gang che sarà il tiro alla fune per i poliziotti coinvolti nelle indagini, tutti sulle spine per ricevere l'agognata promozione ad Ispettore.

Sfida dalla quale il buon Robbo non si tira certo indietro, disposto anzi a tutti i colpi bassi e malefatte possibili e immaginabili ai danni dei suoi colleghi pur di spuntarla.

Un microcosmo dove non gli è difficile mettere in sacco il collega più anziano e credulone, quello più giovane e malleabile, il suo rivale peggiore rovinandogli il matrimonio e spacciandolo come razzista ai danni di un altro collega ancora che invece riesce a far passare come omosessuale.


Una girandola di personaggi che il buon Robbo sembra riuscire a mettersi nel taschino, fregando tutti senza la minima difficoltà e anzi compatendoli per la loro ingenuità e debolezza.

Fino a che nel magnifico finale non viene fuori che in realtà è proprio il buon Robbo il personaggio più debole e instabile di tutta la storia, con un cambio di registro magistrale che azzera tutto quello visto fino a quel momento per poi accompagnarci, mano nella mano, verso il laconico ma efficacissimo finale.


POLIZIESCO CHEMICAL PUNK IN SALSA VIDEOCLIP POP
Un personaggio completamente perdente raccontato efficamente da Welsh come se invece fosse un vincente, almeno al principio, un "Tony Manero" del suo distretto, donnaiolo, ubriacone e drogato perso, ma sempre col colpo in canna e pronto a mettere nel sacco chiunque gli si pari davanti.

Una sorta di poliziotto alla "Charles Bukowski" che viene saggiamente manipolato anche dal regista, l'ottimo esordiente Jon S. Baird, finora impegnato solo in serie per la TV come "Babylon" o "Vynil", ma che se la cava egregiamente nei vari stili di regia e generi che cavalchiamo durante il film.


Si passa quindi dal ritmo iniziale forsennato e dal montaggio a mille come un videoclip, divertente e ironico e pieno di ammirazione "cool" verso il protagonista; ad una parte centrale "poliziesca" fatta quasi solo di personaggi anzichè vicende, nella lotta all'ultimo quartiere tra i poliziotti per avere la promozione e farsi belli agli occhi delle colleghe, esaustiva ed esplicita in questo senso la gara delle "fotocopie" all'ultimo centimetro dei membri dei poliziotti.

Dopodichè il film diventa quasi un film grottesco e surreale con alcune scene e trip visivi degni dei film di Terry Gilliam, con il buon Robbo sempre più risucchiato nella spirale della sua debolezza di fondo e della sua vita privata che nessuno conosce e di cui mente perfino a sè stesso ignorando la verità sulla moglie e sulla figlia.


Un minestrone di generi ben miscelati e cucinati a dovere, partendo sia dall'ottima base del libro di Welsh e aggiungendo tutto il ritmo e la componente visiva che può dare un buon regista, incastonati tra l'altro di una colonna sonora di tutto rispetto con brani tipo "Born to Be Wild" di Wilson Pickett o "Love Really Hurts Without You" di Billy Ocean, brani che richiamano quel tipo di montaggio e cultura pop che fecero le fortune del suo "Trainspotting" degli esordi.


IL PROFESSOR X RITORNA IN PATRIA
Attore di sangue scozzese in questo film semplicemente incontenibile e autore di una performance strepitosa, come detto James McAvoy è da pochi anni conosciuto ai più nel ruolo del "Professore", leader e mentore dell'università dei super-eroi negli ultimi capitoli della saga di "X-Men".

Simpatica canaglia dalla faccia da schiaffi, ma anche credibile e sensibile nei momenti più drammatici d'introspezione personale, McAvoy porta sullo schermo tutta quella carica fisica, emotiva e psicologica necessaria a un personaggio sfaccettato e profondo come quello di Bruce Robertson, "Robbo" per gli amici o presunti tali.


Un personaggio violento e volgare, che prova il massimo del gusto nel "bullizzare" i più deboli come il suo ricco e occhialuto amico interpretato dall'altrettanto bravo Eddie Marsan, cui rovina carriera, reputazione e matrimonio, soltanto e semplicemente come divertente espediente per passare il tempo.

Già divertente protagonista nel caciarone "Wanted - Scegli il tuo destino", dove era un killer alle prime armi addestrato da una setta segreta oppure nel difficile ruolo di "Robbie Turner" accanto alla bellissima Keira Knightley nel film drammatico in costume "Espiazione"; il buon Mavoy dimostra di essere aperto a ogni esperienza, dal blockbuster al film d'autore, cambiando registro e adattandosi come un piccolo camaleonte scozzese pieno di vero talento che, forse, dobbiamo ancora del tutto vedere espresso e realizzato.


Aspettiamo quindi la sua ultima prova in "Split", dove l'attore ricoprirà una moltitudine di ruoli interpretando un'uomo dalle molteplici personalità nel ultimo thriller psicologico diretto da M. Night Shyamalan, in uscita nei prossimi mesi nelle nostre sale.


AUGURANDOVI ANCORA UN FELICE INIZIO DI 2017, SPERO RIUSCIRETE A TROVARE QUESTO FILM ACQUISTANDOLO O MAGARI CON QUALCHE SERVIZIO DI STREAMING ONLINE (SI SPERA LEGALE), VISTO CHE COME DETTO LA DISTRIBUZIONE ITALIANA ANCORA NON SI E' DECISA A FARNE UNA VERSIONE TRICOLORE E CHE IL FILM E' UN PICCOLO MUST SPECIALMENTE SE SIETE DEI FANS DELLO SCRITTORE IRVINE WELSH, AUTORE D'INDUBBIO STILE MA ANCHE SOSTANZA CAPACE COME POCHI DI RACCONTARCI LA REALTA' MODERNA DELLA SUA SCOZIA... E NON SOLO, VISTO CHE COME SI DICE TUTTO IL MONDO ALLA FINE E' PAESE.

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Articolo pubblicato il 08/01/2017