Insediamento del 45° Presidente degli Stati Uniti d'America

Un evento memorabile

20 Gennaio  2017, giorno memorabile, in cui Donald Trump, regala uno stile piu’ populista, decisamente diverso dai predecessori di tale grandiosa Nazione.

Un discorso autorevole, che non passa inosservato, rivolto al popolo, designato dal Neo-Presidente come propulsore della Nazione, attribuendo il momento celebrativo non alla vittoria in se’, bensì alla vittoria della democrazia.

Dopo il giuramento di Mike Pence, nell’imminente ruolo di Vicepresidente degli Stati Uniti, Trump apre il discorso ringraziando ad uno ad uno i Presidenti che lo hanno preceduto, porgendo ossequi al mondo intero.  Molto realista , cosciente delle sofferenze quotidiane, ma senza perdere di vista gli obiettivi, enuncia un trasferimento di potere, da Washington diretto verso il popolo.

Un momento evocativo, esaltando il popolo come governatore della loro stessa Nazione.

– Abbiamo trascurato la difesa dei nostri confini, ad uno ad uno le fabbriche hanno chiuso e milioni di lavoratori lasciati a spasso –

Bisognerebbe però aggiungo io, fare una valutazione sulle motivazioni dei licenziamenti, credo che non si possa omettere il fatto che la robotica in molti settori, abbia costituito la moria di una ingente manodopera.

-La fiducia  e la ricchezza del nostro paese, sono state dissipate. Ma d’ora in poi ci concentreremo sul futuro. L’America sarà al 1° posto, e saranno  prese molte decisioni, a cominciare dal fisco -  

Trump  acclama la protezione, e non solo quella della polizia, anche quella divina, come portatrice di grande Forza e Prosperità.

Parla della difesa della ricchezza americana e dei sogni di ogni singolo americano, anche per ciò che riguarda la costruzione di ponti, aeroporti, infrastrutture varie.

E c’è un pensiero  positivo per tutte le nazioni, una rete armonica e pregna di amicizia, non certo dichiarando una linea impositiva sulle idee politiche, sicuramente rafforzando le alleanze, creandone nuove, poiché non c’è spazio per i pregiudizi.

Non può mancare un riferimento alla religione, precisamente riguardo la Bibbia, maestra di solidarietà.

Un discorso di frenetica movimentazione, ove non c’è posto per le chiacchiere, oramai giunte al capolinea.

E’ chiaro: Trump staglia un’impronta di fiducia, coraggio e amore; un’eloquenza in cui il fallimento non può accedere per nessun motivo in tutto il progetto politico che il Neo-Presidente si prefigge, pronto inoltre a sbloccare il mistero dello spazio, dando libero accesso alla tecnologia del domani.

Anche la moltitudine delle cromie dermatologiche, non puo’ essere oggetto di differenze eclatanti, poiché nel sangue scorre lo stesso senso di patriottismo.

-Nessuno di voi verrà ignorato.! Dio benedica l’America e Voi!-

Parole di Forza e di Speranza dentro l’Universo deludente di globalizzazione.

Maria Grazia Spadaro

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Articolo pubblicato il 23/01/2017