Casinò di Sanremo: incontro con i due Gran Maestri delle principali Massonerie nazionali.

Il Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia, Prof Antonio BINNI ed il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Dr. Stefano BISI

Nell’ampio salone dei congressi del Casinò di Sanremo martedì 24 gennaio si è tenuto il secondo incontro storico tra i due massimi Vertici delle due principali Obbedienze italiane: Il Grande Oriente d’Italia e la Gran Loggia d’Italia.

In un’atmosfera di distensione e cordialità il Prof Aldo Mola, storico molto conosciuto e scrittore di numerosi testi massonici, ha declinato ad entrambi gli Ospiti numerose domande relative ai compiti e ai progetti della Massoneria.


Relativamente ai filtri che la Massoneria pone a coloro che “bussano alla Porta del Tempio” il Prof Binni ha risposto:

"Abbiamo un sistema di reclutamento estremamente rigido e nessuno è successivamente immune da controlli e verifiche, pur non essendo possibile svolgere compiti di polizia giudiziaria nei confronti dei fratelli. Quando si verificano fatti incresciosi a carico di un fratello, inoltre, c'è comunque la presunzione di innocenza e la cosa importante che stiamo esaminando, quando un fratello sbaglia e infama l'Obbedienza, è di costituirci parte civile nel processo a suo carico per differenziare i massoni veri da quelli deviati".

Il Dr. Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ha dichiarato che durante una interrogazione tenutasi presso la Commissione Antimafia si è categoricamente rifiutato di consegnare all’Onorevole Rosi Bindi gli elenchi dei Fratelli in proprio possesso:

"Non capisco perché una libera associazione quale è il Grande Oriente di Italia, che rispetta la Costituzione della Repubblica, debba dare l'elenco dei propri iscritti. Non viene chiesto a nessuna altra associazione, se non alla massoneria. Non capiamo, dunque, perché non debba essere garantito il diritto a tenere riservati i dati sensibili".

Analoga risposta è stata data dal Prof Antonio Binni della Gran Loggia d’Italia, che sarebbe stato interrogato dalla medesima Commissione il giorno seguente.

Effettivamente non si riesce a comprendere per quale motivo dovrebbero essere consegnati gli elenchi degli iscritti ad una Commissione, quando i medesimi sono protetti da una legge sulla privacy.

Durante l’intervista si è ricordato che quest’anno, il 24 giugno 2017, si celebrerà il trecentesimo anniversario della nascita della Massoneria moderna, costituita a Londra nel 1717.

Un’ampia carrellata sulle varie attività culturali e benefiche delle due Obbedienze ha dipinto con realistica precisione gli scopi e gli obbiettivi che la Massoneria si è proposta di realizzare nel prossimo futuro.

Il GM Prof Antonio Binni ha ricordato che proprio a Torino esiste una Onlus chiamata “Dimore di San Giovanni” che viene sostenuta dalla Gran Loggia, alla quale moltissimi Fratelli devolvono il 5 per mille.

Dimore di San Giovanni si occupa dell’ospitalità di molte famiglie (ci sono 5 appartamenti a disposizione) che hanno un paziente all’ospedale pediatrico Regina Margherita e sono in attesa di cure o trapianti di organo.

Analogamente il Grande Oriente ha realizzato, sempre a Torino, gli “Asili Notturni”, che ospitano decine di senza fissa dimora donando loro assistenza medica e odontoiatrica.


La Massoneria ha deciso di dialogare pubblicamente con l’esterno per mostrare il proprio volto eliminando la cortina di pregiudizi che in Italia sembrano essere ancora presenti. La partecipazione della Gran Loggia d’Italia alla prossima edizione del Salone del Libro di Torino rappresenterà un altro significativo momento d’incontro.

 

 

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Articolo pubblicato il 30/01/2017