Tragedia di Viareggio: come per il disastro della nave Concordia
Foto di repertorio (la nazione.it)

Giustizia poco incisiva?

Egregio Direttore,

la sentenza sul disastro di Viareggio con 32 vittime è un'altra sentenza che  stupisce, perchè se ci sono dei colpevoli le pene devono essere adeguate al caso, cioè sui disastri con morti i colpevoli vanno condannati in modo meno blando e generoso! 

Tutto questo accade forse perchè la Giustizia è diventata poco incisiva, e le Leggi vigenti non vogliono troppe persone nelle carceri.

Come per il disastro della nave Concordia , 16 anni di carcere al comandante per 32 vittime innocenti, le sentenze sono sempre più "leggere" , mentre la famiglie piangono i loro morti!

Siamo in Italia dove più ne fai e più non paghi il conto!

Anzi, vieni premiato dalle Ferrovie a Finmeccanica!

 

Marino Domenico

 

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Carissimo lettore,  

non posso che essere d'accordo con Lei soprattutto per la sproporzione fra alcuni reati e le pene che vengono comminate.

Certamente i fatti vanno valutati, me il metro della sentenza non deve porre il fianco all'interpretazione dei fatti bensì essere esemplare proprio per la doverosa risonanza morale verso le persone oneste sempre più disorientate di fronte a verdetti che lasciano con l'amaro in bocca.

Non desidereo entrare nel merito della gratificazione cui Lei fa cenno se non per ribadire l'amarezza che traspare dalle Sue parole.

Infine, le sentenze non riportano in vita le vittime, anzi spesso sono un nuovo grave atto di violenza per coloro che piangono i propri morti per la sproporzione fra il reato e la condanna.

Ma il tutto, al di là delle sentenze giudiziarie, sta nella coscienza di ogni singolo individuo, nell'onestà verso se stessi e quindi verso gli altri.

Chi ha sbagliato deve rinunciare al "salvagente burocratico" delle prescrizioni, dalle sentenze che richiedono tempi biblici e rischiano di attenuare la gravità dei fatti.

Ma forse quest'ultima è un'utopia, ma occorre non abbassare la guardia e continuare la lotta verso chi interpreta le leggi, che peraltro ci sono, "ad usum delphini".

 


      Civico20 News      

Il Direttore Responsabile                                     

     Massimo Calleri                                               

 

 



 

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Articolo pubblicato il 03/02/2017