“Da dove tutto ebbe inizio”, ciak si gira

Sono iniziate le riprese della nuova docu-fiction del regista chivassese Victor Vegan che narra in chiave esoterica gli albori del calcio inglese e di quello torinese

Il regista Victor Vegan ha iniziato la lavorazione della sua nuova docu-fiction “Da dove tutto ebbe inizio”, che narra gli albori del calcio inglese, dallo Sheffield F.C. al Wanderers, passando per Notthingham, Corinthian-Casuals, e di quello torinese.


Victor Vegan è notoriamente tifoso del calcio super partes e intende proporre la sua versione sulla vexata quaestio delle date di nascita delle squadre della nostra città: la Juventus F.C., fondata da un gruppo di studenti liceali torinesi nel 1897, e il Torino F.C. sorto nel 1906.


Questo apparente primato della Juventus è però smentito da una analisi dei fatti.


Per considerare questo capitolo di storia, poco conosciuto, spesso ricostruito in modo approssimativo e sul quale si ripetono, per copia-incolla, inesattezze ormai consolidate, Victor ha condotto ricerche in modo autonomo, anche in Inghilterra, ed ha consultato archivi familiari fino ad ora insondati ed ascoltato testimonianze di familiari di alcuni protagonisti, ricerche che ha illustrato in una sua prima intervista internazionale sul sito della Espn brasiliana.


Il calcio a Torino inizia con Edoardo Bosio (Torino, 1864 – Davos, 1927). D’origine svizzera ma torinese d’adozione con madre inglese, Bosio è un commerciante di articoli ottici e fotografici. Durante i suoi viaggi in Inghilterra per lavoro, a Nottingham assiste spesso ad incontri di football disputati da colleghi inglesi. Pensa subito di importare questo nuovo gioco anche in Italia. Quando ritorna a Torino, nella primavera del 1887, fonda un club sportivo dove praticare alpinismo e canottaggio nel periodo estivo ed il football nel resto dell’anno e che in breve tempo diviene il “Football & Cricket Club Torino”, vero e proprio ente calcistico con divisa rossonera dove, oltre a Bosio, militano i primi calciatori torinesi.


Bosio è raggiunto a Torino, nel 1891, da un altro appassionato di football, Herbert Kilpin (Nottingham, 1870 – Milano, 1916). Così, nei suoi primi sette anni in Italia, Bosio ottiene da Kilpin le prime direttive e le regole del calcio come le conosciamo ancora oggi.


Il “Football & Cricket Club Torino” si fonde con la “Nobili”, suo primo club calcistico rivale, con casacca rossa e blu, nato nel 1889 ad opera del duca degli Abruzzi, del marchese Alfonso Ferrero di Ventimiglia con altri illustri personaggi: nasce così il “Football Club Internazionale”, con le casacche bianconere e rosse delle due squadre di Nottingham, quelle del Notts County e del Forest.


Nel 1893, a Vado (Savona), il “Football Club Internazionale”, dove giocano Bosio e Kilpin, batte clamorosamente una squadra di inglesi, considerati maestri del football. Probabilmente è questa vittoria a destare un forte interesse verso il nuovo sport facendo pian piano aumentare il numero di praticanti.


Sempre a Torino si costituisce nel 1894 il “Football Club Torinese”, con il duca degli Abruzzi come presidente, che assorbe il “F.C. Internazionale” nel 1900. La casacca è oro-nera.


A Torino, nel 1899 nasce lo “Sporting Club Juventus”, anche se la registrazione professionistica va al 1897, ad opera di studenti liceali torinesi.


Nel 1898 iniziano i campionati di calcio italiani, vinti dal “Genoa” in quell’anno, nel successivo e nel 1900, sempre contro le squadre torinesi finaliste. Il “Genoa” è la prima squadra ufficiale professionistica italiana: il nome della città è scritto all’inglese perché è stata fondata da aristocratici inglesi, il 7 settembre 1893, dopo la gara di Vado, col nome di “Genoa Cricket & Athletic Club”.


Con il nuovo secolo, iniziano le difficoltà per il “Football Club Torinese” che disputa nell’aprile 1906 le sue ultime partite. In quell’anno, il “Football Club Torinese” dà accoglienza ad un gruppo di fuoriusciti dalla Juventus, capitanati da Alfred Dick, imprenditore svizzero già presidente juventino. Alfred Dick (Yverdon-les-Bains, 1865 – Torino, 1909), promette collaborazione tecnica e finanziaria allo scopo di fondare una nuova società: così a Torino, la sera del 3 dicembre 1906, presso l’albergo “Fiorina”, in via Pietro Micca, nasce la seconda compagine professionistica della città, il “Football Club Torino”, con casacca granata dal 1909.


Questi fatti e queste date retrodatano in modo incontrovertibile la nascita di questa squadra e le conferiscono il primato cittadino e una presenza significativa nel calcio italiano.


Per raccontare queste vicende, Victor Vegan conduce una rivisitazione suggestiva che mette in scena lo studio dello psichiatra Luigi dove si incontrano due pazienti, il professor Roberto e il giovanotto Aldo. Fin dal loro primo casuale incontro, i due sembrano avere fra loro qualche misteriosa affinità che sarà rivelata dall’ipnosi regressiva operata dallo psichiatra Luigi. Il professor Roberto, infatti, reincarna Alfred Dick mentre il giovane Aldo fa rivivere Edoardo Bosio. Nelle sedute ipnotiche condotte dello psichiatra Luigi, i suoi due pazienti racconteranno le vicende della nascita del “Football Cricket Club”, nel 1887, e del “Football Club Torino”, nel 1906: una curiosa e intrigante interpretazione esoterica della vicenda, certo in linea con le esperienze mistiche e teo-filosofiche di Victor Vegan.


L’idea di ricostruire vicende del mondo sportivo per mezzo di indagini sulla psiche e con un certo alone di mistero assume anche l’ambizioso desiderio di avvicinare a queste tematiche le persone che non amano troppo il mondo sportivo e i giovani, più sensibili e interessati agli aspetti dell’occulto che alla semplice documentazione storico-documentaria.


Auguriamo quindi buon lavoro a Victor Vegan per questa sua nuova docu-fiction, un lavoro indipendente autoprodotto che ha già un largo seguito dall’Inghilterra al Brasile, influenzando in positivo i suoi primi interpreti coinvolti, a titolo amichevole, come Adolfo Zagatti (professor Roberto), Carlo Capirossi (Aldo), Giuseppe Cristofaro (psichiatra Luigi), Milena Garreffa (Viviana, fidanzata di Aldo), Rosa Fortunato (Rosa, mamma di Viviana), Daniele Costelli (il padre di Aldo), Silvana Piscopello, bravissima interprete attoriale, Lorenzo Guida, che vanta numerose apparizioni in trasmissioni nazionali e locali, video musicali, soap opera e cinema.


“Da dove tutto ebbe inizio” ha la partecipazione speciale di Franco Barbero, attore teatrale che, nei primi anni ’70, ha recitato con Erminio Macario, come secondo comico, in ben dieci commedie.


Con l’eccezione di Carlo Capirossi e Daniele Costelli, anche gli altri attori hanno significative esperienze nello spettacolo: Adolfo Zagatti recita da tempo nel teatro amatoriale, Giuseppe Cristofaro ha partecipato alle serie televisive “Questo nostro amore” e “Non uccidere” ed è inoltre autore, compositore, prestigiatore e rievocatore storico, Milena Garreffa lavora come modella, ballerina, conduttrice e showgirl e Rosa Fortunato recita nella Associazione “Anime e Maschere” Laboratorio Teatrale Sperimentale.

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Articolo pubblicato il 03/02/2017