Torino e Piemonte, dalla crescita alla decrescita. Che fare?

Un Convegno della Associazione "SI LAVORO", lunedì 27 febbraio ore 17-19 Hotel Diplomatic, v. Cernaia, 42

Passano gli anni e purtroppo l’Italia non è ancora in grado di agganciare la ripresa che, negli altri Paesi Europei, grazie anche a politiche governative accorte e lungimiranti, registra tassi positivi di crescita ed incrementi occupazionali.

In Piemonte poi, all’inerzia governativa si aggiunge l’incapacità e l’inadeguatezza della giunta Chiamparino ad essere propositiva, cogliere le occasioni che potrebbero rilanciare il comparto produttivo in Piemonte ed a Torino a livello internazionale.

In questi giorni la giunta regionale riempie pagine di giornali osannando il nuovo ruolo bancario di Fin Piemonte.

Ma più che per il volano del credito è la carenza del piano industriale e del ruolo politico della Regione a difettare.


Gli esempi si sprecano, dalla rete viaria e ferroviaria inadeguata, alla miope gestione dell’aeroporto di Caselle, all’elefantiasi burocratica insita in ogni provvedimento di regione e comune di Torino, sino alla mancanza di cultura dell’impresa.

Si continua a blaterare dell’impegno al consolidamento del terziario avanzato, della promozione del patrimonio culturale e del Turismo.

In un mese Sergio Chiamparino è riuscito a farsi beffare dal suo amico e compagno Dario Franceschini che, prima si è rimangiato il coinvolgimento del Governo nel rilancio del Salone del Libro ed in questi giorni, con l’accordo sottobanco in via di firma tra il comune indebitato di Catania e la Fondazione del Museo Egizio di Torino, prevede di spostare significativi reperti archeologici a Catania.

Negando, nei fatti a Torino la proficua possibilità di progettare una esposizione itinerante di parte di quei reperti nella capitali dell’Europa, garantendo un ulteriore ritorno d’immagine e di visitatori paganti nella nostra città.


Da buoni piemontesi, abbiamo l’abitudine, prima ancora di lamentarci, di cercare di capire, di analizzare ed evidenziare quel che non funziona, cercando d’indicare i possibili rimedi, dopo tanti appelli inascoltati.

Ci pensano Alessio Cotroneo,Franca Marotta,Gian Marco Moschella e altri dell’associazione “SI LAVORO” che organizza un convegno a Torino il 27 febbraio a partire dalle ore 17 all’hotel Diplomatic in via Cernaia, 42.

“Torino e il Piemonte insieme a Milano, Genova , il Vecchio triangolo industriale, hanno trainato lo sviluppo economico del Paese dall'Unita Nazionale sino agli anni 90 del secolo scorso”, sostiene Mino Giachino, organizzatore e relatore del convegno.

“La delocalizzazione produttiva, la ristrutturazione industriale e la grande crisi, prosegue l’ex sottosegretario del Governo Berlusconi, hanno messo in crisi un modello di sviluppo che non è stato "rimpiazzato dalle scelte strategiche delle Amministrazioni locali”.


Da almeno 15 anni le economie torinese e piemontese crescono meno della media nazionale. Sono aumentate la disoccupazione e la povertà e per la prima volta e' diminuito il giro di affari di commercianti e artigiani.

Torino ha perso la sua spinta propulsiva? Per poi chiedersi:

“CHE FARE PER RILANCIARE ECONOMIA E LAVORO A TORINO E IN PIEMONTE?”

Su questo tema l’Associazione “SILAVORO” ha invitato autorevoli personalità della politica e dell’economia a un confronto che si terrà il 27 Febbraio dalle 17 alle 19 presso l'Hotel DIPLOMATIC di via Cernaia 42, Torino.


Introduce l'economista Mauro ZANGOLA

Interverranno il Prof. Francesco FORTE , il Prof. GIuseppe BRACCO, gli On.li Guido BODRATO, Vito BONSIGNORE, Mino GIACHINO, Giorgio MERLO, Alessandro CHERIO, Alberto MORANO, Guido CALLERI, Giovanni FALLETTI.

Al Convegno sono stati invitati il Sindaco Chiara Appendino e le Associazioni produttive e sindacali.

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Articolo pubblicato il 23/02/2017