Torino - Spaccio al Parco del Valentino
Foto di repertorio (Repubblica)

La denuncia di un cittadino

Gentilissimo Direttore,

Chi le scrive è, prima che un suo assiduo lettore, un cittadino nauseato e indignato e, purtroppo non per la prima volta, che si vergogna.... non del proprio Paese ma di chi, dell'Italia, sta facendo scempio e zimbello.

In breve, i fatti: un tranquillo sabato pomeriggio, dedicato, insieme con la mia compagna,ad una passeggiata in centro, un caffè, un'occhiata alle vetrine; i parcheggi, si sa, scarseggiano ma fortunatamente nei pressi del Valentino, non proprio vicinissimo a via Roma, qualche posto ancora si trova, per l'esattezza , il parcheggio, sul controviale di C.so Vittorio, vicino all'incrocio con Corso Massimo D'Azeglio... alcune   monete per il  parchimetro (onde evitare la giusta sanzione) e ci incamminiamo.

Immediatamente, notiamo uno strano andirivieni di giovani di colore, atteggiamento sicuro, passo indolente, abbigliamento che ricorda i teppisti del Bronx di tanti telefilm americani... sguardi furtivi, mani che si sfiorano nel passaggio di qualcosa, altri giovani che tranquillamente si siedono nelle vicinanze, trafficando con cartine, bustine...addirittura, alcuni di questi energumeni avvicinavano ragazzi e ragazze che transitavano (velocemente, occorre dire!) chiaramente non interessati dal losco traffico per proporre, con tutta evidenza, la propria squallida merce.

Non siamo nati ieri, purtroppo, e quanto avviene sotto i nostri occhi ci è immediatamente chiaro nella sua sfrontatezza e platealità: spaccio, sfacciato e impunito, in una delle zone più belle ed eleganti di Torino, in un parco che dovrebbe essere il tranquillo luogo di svago e di riposo di bambini, sportivi, anziani, famiglie... utenti di cui, chiaramente, nelle adiacenze non c'era neppure l'ombra, ben consci, tutti, che da certe combriccole è meglio stare alla larga...  parimenti, brillavano per la propria assenza anche i rappresentanti delle Forze dell'Ordine e Polizia Urbana!

La domanda è sin troppo scontata: perchè? Forse perchè le massime Autorità cittadine (Sindaco, Prefetto, Questore) non sono a conoscenza della cosa? Non hanno idea di cosa sta succedendo in uno dei più belli e frequentati parchi cittadini? Non ci credo neanche per un attimo... e allora? Se la Polizia Urbana, comprensibilmente, ha difficoltà a coprire il territorio e le Forze dell'Ordine, sotto organico e oberate di lavoro, non riescono a controllare certe situazioni, perchè non ricorrere all'esercito, qual'è la riluttanza, l'oscuro timore ad impiegare i militari in determinati contesti?

Non è stato fatto in altre circostanze e proprio a Torino, nella zona del Quadrilatero? Non vengono già impiegati i militari in funzione antiterrorismo?  Basterebbe una pattuglia di alpini, magari accompagnati da un rappresentante della polizia, che batte i viali del Valentino per disturbare il losco traffico e gli sciagurati clienti, dare fiducia ai cittadini, far vedere che lo Stato è presente e vigila sulla sicurezza della gente onesta... è chiedere troppo?

E' chiedere troppo che non ci si arrenda giorno per giorno all'illegalità dilagante, è chiedere troppo che chi può e deve vegliare sulla civile convivenza non si giri dall'altra parte, in tutt'altre faccende affaccendato?

Forse si, forse è chiedere troppo ormai, in questo nostro povero e sciagurato Paese, che non siano sempre gli onesti a soccombere, che non sia sempre la buona gente a pagare per tutti, che non sia chi ha tutto da perdere a vivere nel timore della malavita da una parte e di una giustizia ingiusta dall'altra, vaso di coccio tra i vasi di ferro di manzoniana memoria, forse è chiedere troppo che, una volta ancora, l'Italia non sia il Paese debole con i forti e forte con i deboli.

 

Leone Alberti

 

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Carissimo lettore,

ciò che Lei descrive con dovizia di particolari ci è purtroppo noto e, come abbiamo riferito in altre occasioni, rappresenta una piaga della società che trova difficoltà ad essere guarita. Forse perchè non si usano le cure adeguate o forse perchè non viene affidata agli specialisti bensì alla medicina generica.

Con ogni rispetto, naturalmente, ma si sa che certe patologie stentano a trovare la cura determinante poichè vengono affrontate con palliativi che non risovono ma alleviano semplicemente le sofferenze. Tutto ciò non va interpretato come critica alle Forze dell'Ordine, encomiabili per ciò che riescono a fare; già, riescono a fare con i mezzi di cui dispongono ed i problemi di competenza cui devono sottoporsi.

Le Amministrazioni, a vario livello, sono le Autorità competenti e responsabili dei vari interventi sul territorio, ma tutte lamentano sempre la mancanza di fondi e di organico.

Militarizzare il territorio sicuramente proporrebbe un deterrente ai traffici illeciti, ma comunque non potrà risolvere radicalmente un fenomeno migrante che si sposta "abilmente" colà dove i controlli sono meno presenti.

L'uso di certe sostanze è fenomeno culturale da debellare con la vera cultura, quella cioè che difende l'integrità morale e salutare dell'individuo e che viene attribuito ad una certa società definita bacchettona, in ritardo rispetto a quella che in maniera discutibile viene accreditata come parte integrante dello sviluppo storico esistenziale.

Per cui non vedo soluzioni definitive a breve e, purtroppo, nemmeno nel futuro prossimo. L'importante e non abbassare la guardia e, come Lei ha segnalato, continuare a combattere i fenomeni che affliggono una società sempre più in crisi d'identità, e mi perdoni il bisticcio di parole.

 


       Civico20 News      

Il Direttore responsabile                                     

      Massimo Calleri                                               

 

                                                          

 

         

 

 

 

 

         

 

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Articolo pubblicato il 02/03/2017