Torino - Una tranquilla passeggiata lungo il Po

Passeggiare sul lungo Po, a Torino, è una esperienza desolante.

dfsnhgmfPasseggiare sul lungo Po, a Torino, è una esperienza desolante. Mi sono trovato a percorrere il lungo fiume fin da quando ero bambino per recarmi in centro; la passeggiata un tempo fu piacevole ed ora, dopo le ultime esondazioni risalenti a Novembre dello scorso anno, con il ritirarsi delle acque, è possibile di nuovo percorrere i murazzi che contengono il fiume. Purtroppo oggi, al malcapitato turista, si rivela uno spettacolo indegno per una città che un tempo fu capitale e che oggi ha la pretesa di essere metropoli europea.

Sugli alberi infatti che costeggiano il corso d'acqua, da poco sommersi dalla piena, restano tristemente appesi rifiuti di ogni tipo trascinati dalla corrente.  Sacchi di plastica rimasti imbrigliati fra i rami, penzolano  mesti  residui prodotti da incivili che lanciano di tutto nel fiume, lasciando a riposo i (pochi) cestini in cui questi dovrebbero essere riposti. Altrettanto inconcepibile, per il cittadino che paga tasse per un servizio che dovrebbe essere dedicato a tenere pulita tutta la città, è l'esecrabile pratica di scarabocchiare fino a renderle illeggibili,  le tavole illustrative  riguardanti la descrizione dei fiumi cittadini e del loro decorso.

Il turista curioso che volesse avere informazioni sul luogo in cui si trova e sulle bellezze naturali a cui èytuloicircondato non potrebbe farlo perché gli è impossibile leggere quanto è scritto su di un bene a disposizione di tutti, ma reso illeggibile dalla maleducazione di qualcuno. Altrettanto disgustose sono le numerose scritte sul muro che costeggia la passeggiata fino a raggiungere una delle più belle piazze d'Europa, ovvero piazza Vittorio.

Si osserva inoltre la presenza di un inquietante mancorrente dalla forma alquanto bizzarra. Si tratta forse di un'opera realizzata da un artista ubriaco? Qualcuno è in grado di spiegare il significato di un mancorrente che presenta un decorso zigzagante, assolutamente inutile per la funzione a cui dovrebbe essere preposto.  A tutto questo si associa un gran numero di cartacce e rifiuti vari abbandonati qua e là a disturbare ulteriormente tranquilla passeggiata a bordo fiume.

Il paragone con l'estero è frustrante. Nella gran parte delle città le strade sono molto più pulite: le cartacce e, soprattutto, i mozziconi di sigaretta sono praticamente assenti. Per quanto ci si sforzi di capire, non si comprende in quale modo si riesca ad ottenere un simile risultato. Di sicuro nei cittadini  è molto radicato il concetto, imparato fin dai primi anni di scuola, che per terra non si buttano rifiuti, che i muri, se sporcati, vengono ripuliti nel più breve tempo possibile e che chiunque sia colto in flagrante,  verrà rigorosamente punito.

egerhgeqhUno dei  problemi della scarsa pulizia cittadina nasce dal fatto che i passaggi settimanali di pulizia sono diminuiti,  così come è ridotto il numero dei  netturbini impegnati nelle pulizie  delle strade. Con la nascita della raccolta differenziata molti operatori ecologici sono stati dirottati a questa mansione, utilizzando mezzi meccanici e rivestendo in gran parte dei casi l'incarico di autisti e  di raccoglitori dei recipienti contenenti organico o indifferenziata.

Si sono inasprite le multe per chi getta rifiuti a terra, è vero;  sono state introdotte sanzioni più pesanti per chi non raccoglie le deiezioni canine, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il numero degli incivili che non si curano di raccogliere gli escrementi dei loro amici a quattro zampe, è di gran lungasdgesrhàup superiore al numero di controlli che possono essere effettuati.

E' cresciuto, sia pure di poco, il numero dei negozi che permettono al cliente di arrivare con il proprio recipiente per evitare lo smaltimento di ingombranti imballaggi, ma non basta ancora. E' carente l'educazione a monte, fin dalla scuola elementare, l'instillazione nel futuro cittadino adulto, la consapevolezza dell'idoneo  mantenimento di un bene comune, che di conseguenza appartiene a lui ed un giorno apparterrà ai suoi figli, i quali ,forse, faticheranno ad accettare l'aspetto dei luoghi in cui si troveranno a vivere, chiedendosi quali possano essere state le cause di tanta inciviltà.      

 Titolo da  https://www.google.it/searchq=TORINO+LUNGO+PO+CARTOLINE+ANTICHE&rlz=1C1NHXL_itIT705IT705&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjiqOjUp8zSAhXRzRoKHWAPCjQQ_AUICCgB&biw=1706&bih=1245#imgrc=ryjwUh6iRIsEUM:

 

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 12/03/2017