Torino - Stop allo Zoo di Parco Michelotti

La posizione di Monica Fontana, responsabile Lealtorino

Nel 1987 chiude lo Zoo di Torino presso il Parco Michelotti.

Trent’anni dopo, con la motivazione di cercare finanziamenti per la manutenzione dell’area, i cittadini torinesi vedranno risorgere uno Zoo di cui tanto avevano applaudito la chiusura ed inoltre si troveranno espropriati di un loro bene.

"Chiamiamolo Zoo, chiamiamolo Bioparco - dice Monica Fontana della Leal Torino, Lega Antivivisezionista che si occupa del bene degli animali -  il risultato è il medesimo, un vergognoso passo indietro per il Comune di Torino inerente la sensibilità nei confronti degli animali e della loro tutela".

 Fontana insiste affermando che la presenza di animali in cattività nel Parco traduce la loro sofferenza in una logica della privatizzazione del bene pubblico che non può e non deve essere accettata e tanto meno proposta:

"Non si può e non si deve togliere ai cittadini la libera fruizione di un parco pubblico per renderlo area privata ed inoltre altamente diseducativa, chiamandolo Bioparco dove gli animali sono rinchiusi in finti habitat “naturali” per dare l’illusione alle persone che gli animali sono liberi".

Monica Fontana punta il dito in maniera assai critica sottolineando:

"Risulta decisamente negativo che il Comune di Torino dia ai gestori di uno Zoo/Bioparco il delicato ed importantissimo ruolo di educatore ed ancora sensibilizzatore ambientale. Bisogna mettere fine alla negazione della dignità degli animali, bisogna rispettare  il libero volere dei cittadini".

In pratica, il Parco Michelotti dovrebbe rimanere pubblico senza sfruttamento animale per cui

"risulta inaccettabile che il Comune possa concedere per trent’anni ad un soggetto privato un’area pubblica dalla quale il soggetto stesso trarrà enormi vantaggi economici, ma i cittadini non trarranno certo alcun vantaggio, anzi non avranno più a disposizione un bene comune, con problematiche ambientali e diseducazione rapporto uomo - animale".

 In conclusione, Monica Fontana reclama altresì un diritto cittadino in pericolo: 

"Il Parco Michelotti deve rimanere pubblico e fruibile liberamente da tutti, cittadine e cittadini".                                                                                                            

 

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Articolo pubblicato il 07/03/2017