Torino - I problemi della tangenziale
Foto d'archivio (ansa)

Velocità, intasamenti, incidenti e inquinamento

Buongiorno,

ancora una volta voglio ricordare che i limiti di velocità sulle Tangenziali, con tanto traffico veicolare, devono essere inferiori a quelli delle Autostrade con meno traffico. 

Di conseguenza anche i limiti della Tangenziale di Torino devono essere rivisti e adattati all'intenso traffico in modo concreto e responsabile. Tutto questo servirà a ridurre gli incidenti, ma anche l'inquinamento atmosferico a danno delle città vicine alla Tangenziale. 

In parole povere, una Tangenziale non è un'Autostrada, e di conseguenza vanno applicati tutti quei limiti e segnali per renderla più scorrevole e più sicura di giorno e di notte!

Saluti.

  

Marino Bertolino

 

 

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Carissimo lettore,

Tangenziale con la T maiuscola come Lei ha chiamato quella di Torino rende troppo onore ad una "strada" che, nel corso degli anni, non ha mai risolto radicalmente i suoi problemi.

Mi duole ricordare, ma è storia, lo svincolo per l'autostrada della Valle di Susa che un tempo era sulla sinistra e derivava dalla corsia del sorpasso.

Molti ricorderanno gli intasamenti derivati da chi, a volte anche colpevolmente, se ne accorgeva all'ultimo momento.

Ma il problema maggiore era costituito dagli autocarri che viaggiavano, e viaggiano, sulla destra e si trovavano nelle condizioni di "tagliare il traffico" con le conseguenze che ben si possono immaginare o ricordare in quanto vissute. 

Oggi si accede alla Torino Bardonecchia con intelligente normalità e cioè deviando dalla destra secondo il senso di marcia.

I problemi che Lei evidenzia sono purtroppo gravissimi specie in alcune ore della giornata; nella fascia oraria mattutina, e particolarmente dalle ore 8 alle 10, chi "viaggia" (?) in tangenziale subisce code interminabili in particolar modo nel tratto che da corso Regina Margherita, o poco prima, va fino all'uscita Sito, o poco oltre.

Tempo addietro ci fu anche chi, provocatoriamente, lanciò l'ipotesi che tutto ciò fosse voluto nella prospettiva di costruzione della tangenziale sud di cui si sono peraltro perse le tracce.

Per cui le Sue osservazioni sono più che mai attuali; per ciò che riguarda la velocità, le altre fasce orarie trasformano la tangenziale di Torino in un autodromo.

Sarà la crisi di rigetto o una sorta di rivincita per ciò che si è subito in precedenza: sta di fatto che la "strada" costruita per agevolare il transito e gli spostamenti si è trasformata sempre più nel dramma mattutino di chi la usa per recarsi sul posto di lavoro. 

Le soluzioni ci sono, come ad esempio un ferreo controllo delle velocità realizzato con il "tutor" già presente sulla Torino Savona.

Si sa che il rispetto delle regole è "facilitato" dalle sanzioni pecuniarie applicate alle violazioni, unico deterrente valido e comprovato.

Per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico, la tangenziale è una delle poche vie di fuga dalla città in occasione delle domeniche ecologiche, quelle che dovrebbero servire al miglioramento dell'aria che si respira, tutti i giorni, e che di fatto sono insufficienti se non si ricorre a provvedimenti sui mezzi pubblici, potenziati in quelle occasioni, e sugli impianti di riscaldamento degli stabili, in primis quelli istituzionali.

Tangenziale sicura di giorno e di notte, dice Lei, oggi è un'utopia, ma domani chissà!!!


      

       Civico20 News      

Il Direttore responsabile                                     

      Massimo Calleri                                               

 

 


 

 

 

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Articolo pubblicato il 11/03/2017