Sanremo (IM) - Giuliana Tofani Rossi scrive all'Italia

Lettera aperta della nostra affezionatissima lettrice

Egregio Direttore,

mi permetto inviarLe la lettera aperta scritta all'Italia, con preghiera di pubblicarla. I grandi giornali nazionali, quelli che escono nelle edicole, si guarderebbero bene dal pubblicare il mio scritto e non ci provo nemmeno.

Grazie e cordiali saluti.

giuliana tofani rossi

 

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Così la nostra affezionata lettrice esordisce e lo riportiamo per confermare la fiducia che i lettori ripongono su Civico20News, certi che ciò che ci inviano, nel limite della correttezza di informazione, sarà pubblicato e quindi soggetto ad un sincero e ponderato comune dibattito: oscurare il parere dei lettori non fa parte del nostro credo giornalistico, fatto di confronti costruttivi e mai strumentalizzati.

 

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Cara Italia, Patria mia,

dal 1948 sei una Repubblica democratica. ll  potere viene esercitato dal popolo tramite rappresentanti eletti nel Parlamento di Roma, nei venti Parlamenti regionali e nel Parlamento europeo.

Come ben sai, cara Italia, in questi ultimi anni le cose non vanno troppo bene:

- è aumentato il numero dei disoccupati

- dei lavoratori in nero sfruttati e sotto pagati

- di coloro che cercano lavoro e non riescono a trovarlo

- dei migranti arrivati  dal mare 

- dei senza tetto che vivono in strada 

- soprattutto è aumentato il debito pubblico  giunto al 133%  del reddito nazionale. Gli interessi da pagare sono molto alti e concorrono ad aumentare paurosamente  il debito.

Non credi, Cara Italia, che la prima  cosa  da fare sia abolire  i vitalizi  dei politici?

Ultimamente   se ne parla molto, ma non  viene detta la verità. Non viene detto  che gli ex parlamentari e di conseguenza, gli ex  consiglieri delle  venti Regioni e gli ex europarlamentari,  percepiscono la pensione illegalmente perché non c’è alcuna legge che l’abbia autorizzata.     

I politici conoscono la Costituzione? Certamente non conoscono l’art. 69 e sembra non conoscano la differenza   tra una legge e un regolamento interno delle Camere.   Cara Italia, non credi  che chi, in tutti questi anni, ha autorizzato con la propria firma, il pagamento dei vitalizi ha  commesso un reato?

Se mi sbaglio, se la legge sui vitalizi c’è, sono pronta a chiedere scusa. Comunque, anche se ci fosse una  legge, sarebbe da abrogare perché  “la legge deve essere uguale per tutti” e la pensione deve essere proporzionata alle quote versate e non deve gravare sui contribuenti. 

I  lavoratori  iscritti all’INPS, per aver diritto ad una misera pensione,  devono avere, oltre ai requisiti di età, almeno venti anni di contribuzione,  altrimenti perdono tutto quello che è stato versato.

Gli invalidi civili ricevono  una pensione di  280 euro  mensili.

I  percettori di pensioni di reversibilità, (che non è una pensione sociale, ma una pensione contributiva), se superano i limiti di reddito stabiliti dalla legge,  devono restituire tutto quello che hanno percepito in più.

Invece, per i politici che la pensione non se la sono guadagnata, ma l’hanno avuta  diciamolo “illegalmente”,   non ci  sono  restrizioni di alcun tipo e possono, addirittura,  sommare più  pensioni illegali. 

E’ questa la democrazia?  Democrazia vuol dire  che tutti i partiti politici si mettono d’accordo per percepire  benefici non spettanti?

Cara Italia, questi parlamentari meritano ancora  fiducia o devono  essere mandati subito  a casa? Non credi  che ci vorrebbe un nuovo Parlamento che facesse restituire agli ex parlamentari   se non proprio tutto, almeno buona  parte del vitalizio  percepito in più di quanto dovuto, come avviene per gli iscritti all’INPS?

 

Giuliana Tofani Rossi

 

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Carissima Signora Tofani Rossi, 

la Sua lettera all'Italia, o almeno a ciò che ne rimane, rispecchia la situazione attuale, quella che stanno vivendo ormai troppi nostri connazionali che si sentono abbandonati da coloro che hanno votato affinchè tutelassero gli interessi del popolo e non quelli personali.

Ma questa è una minestra più volte riscaldata e mai giunta sul desco alla giusta temperatura. Pensioni e vitalizi sono forse il problema più grave e difficile da risolvere non tanto per la dimensione del debito pubblico bensì per gli attori protagonisti che non intendono ridursi al ruolo di comparse.

La Sua battaglia dura ormai da tempo e la condividiamo con la certezza che i Suoi preziosi messaggi, che noi trasmettiamo ai lettori, dovranno prima o poi trovare il giusto riscontro istituzionale con la soluzione del problema, soprattutto.

 

       Civico20 News      

Il Direttore responsabile                                     

      Massimo Calleri                                               

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 20/03/2017