L'angolo della satira del Prof. Giancarlo Pavetto - Nell’Italia di oggi e nel Vaticano Bergogliano

Due stati indipendenti, oppure il primo è succube ed alle dipendenze del secondo?

 Alessandro Sallusti, direttore del giornale, per essersi permesso di criticare il premier  Matteo Renzi, fu chiamato al telefono dal  bullo che gli intimò: “stai attento perché la prossima volta ti spezzo le gambe.” E’ la ragione per cui anche oggi i giornalisti di Stampa, Repubblica e Corriere sono in ginocchio davanti al rottamatore.

 

Tre ascari, usi ad obbedir tacendo, Gentiloni, Mattarella, Padoan, sono manovrati da un burattinaio che li comanda da un paesello toscano. Un paese moderno può reggere in tali condizioni?

 

Prima russo e poi serbo. Prima Igor Vaclavic e poi Norbert Feher. Infine anche Ezechiele. Come è possibile che in un paese civile un uomo, incarcerato due volte per anni, non abbia ancora un’identità precisa e conosciuta?

 

 

Ora tutti i mass media ci annunciano che Igor, Norbert, Ezechiele, ecc., l’assassino, braccato da mille uomini in una zona paludosa, verrà presto catturato. Ma il nostro pensiero corre al capo mafia Matteo Messina Denaro, che si nasconde in un paesino siculo ed è anche lui braccato e latitante da venti anni.

 

Il governo para-renziano continua a propalare la falsa notizia che i delitti sono in costante diminuzione e che l’Italia è un paese tranquillo e sicuro. Subito i quattro segugi del guru Pannella, hanno fatto un mini corteo per chiedere un’amnistia. Loro stanno sempre con i delinquenti.

 

In soli tre giorni sono giunti nel nostro paese ottomilacinquecento africani che non si possono più definire immigranti e neppure richiedenti asilo, ma solo “salvati”. Bergoglio esulta anche perché nessuno di questi salvati potrà, per suo ordine, mettere piede in Vaticano. Come al solito.

 

Orrore in Pakistan. Decine di studenti islamici nell’ università di Mardan hanno linciato, torturato,  massacrato di botte e gettato dal secondo piano un loro compagno di studi, Mashal Khan, solo perché si professava laico in un paese musulmano. Sono gli stessi musulmani cui a Roma papa Bergoglio in televisione bacia e lava i piedi.

 

Guerra tra alti prelati. I vescovi di Costa d’Avorio, Mali e repubblica del Congo, con le conferenze episcopali africane, invitano i giovani a non partire per l’Europa ed a lavorare per fare grandi i loro paesi. Inascoltati e vilipesi dagli alti prelati vaticani che, gettando fiori, invitano i giovani di quei paesi a venire in Italia, per far ricche tutte le loro caritas infiltrate nel sistema dell’accoglienza.

 

Si aggira nella provincia di Cuneo uno strano politicante. Si è munito di barba e baffi, forse per non farsi riconoscere. Si chiama Mariano Rabino. Sostiene in televisione che nella “provincia granda” l’integrazione funziona in modo perfetto. Poi apri il giornale e scopri che a Fossano e dintorni  operano bande di magrebini che assaltano i  treni diretti in riviera ed a Torino e li distruggono.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 21/04/2017