A Carignano lo scrittore Massimo Tallone racconta come è nato il personaggio di Lola, interprete dei suoi ultimi fortunati romanzi

4thy5h5Ho incontrato lo scrittore Massimo Tallone all'Istituto alberghiero "Norberto Bobbio" a Carignano, dove ha presentato, grazie al notevole impegno dell'assessore alla Cultura Miranda Ferraudo, il suo ultimo romanzo noir "Le maschere di Lola" che ha come protagonista l'interprete femminile di suoi precedenti fortunati racconti, scritti in collaborazione con il criminologo  Biagio Fabrizio Carrillo. In questa sua nuova avventura, Lola si trova coinvolta in una faida tra gruppi estremisti "vegani" e carnivori, in lotta fra loro, ciascuno per far prevalere la propria fede.       

 

"Come nasce il personaggio di Lola nei suoi romanzi?", domando allo scrittore

 

"Ritengo che Lola sia  un personaggio che ogni giallista vorrebbe inventare.

La sua origine è divertente. È uno di quei personaggi che, quando lo crei, nonrgjyu si ha la certezza che  sia davvero in grado di catturare l’attenzione, di creare il meccanismo di empatia con il lettore.

Rappresenta per me e Carrillo un elemento di grande soddisfazione, per l'affetto dimostrato dai lettori e dal principale quotidiano torinese che ha pubblicato più di una sua avventura. Il primo contratto, la Stampa, lo fece per stampare solo un libro e la cosa finì lì. Le vendite furono subito rapide, i lettori risposero bene, il successo venne assicurato dai lettori stessi, grazie al meccanismo del passaparola. Con il libro non funziona la pubblicità in genere, un oggetto qualsiasi viene venduto grazie al meccanismo del passaparola, non risente affatto dell’ipnosi televisiva, a meno che l’autore non sia già famoso di suo".

 


"Non appena il libro fu in edicola allegato al quotidiano, ebbe un successo clamoroso, tanto da indurre i responsabili a richiedermi altri due romanzi, "e in tempi molto brevi", specificarono. Così io e Carrillo fummo costretti a scrivere “La riva destra della Dora” e “La curva delle cento lire”. Dopo venti giorni dall’uscita di quest’ultimo racconto io e Carrillo fummo di nuovo convocati perché ne volevano altri due. Indubbiamente un successo, Lola era piaciuta, ma come è nato un simile personaggio?

 

YHJ,LY"Non conoscevo ancora Carrillo;facevo il giallista single, avevo scritto otto romanzi  con la Fratelli Frilli editori, con la E/O ed ero, e sono, sempre intento ad osservare cosa succede attorno a me, alla ricerca di spunti per i miei romanzi. Mi reco spesso in Toscana con mia moglie e ci fermiamo sempre nella stessa locanda in una zona centrale di quella regione, un ristorante con camere e, andandoci spesso, siamo diventati di casa, così ho cominciato a cogliere numerosi particolari che potrebbero al comune avventore che pranza, paga e se ne va".

 

"Ho avuto dunque modo di notare che questa locanda è tenuta da una signora cinquantenne, molto giovanile, palestrata ed evidentemente innamorata dei muscoli, sempre di corsa, impegnata quando non  la vedevamo lavorare, in esercizi ginnici. Nel ristorante, buono e dignitoso, ai tavoli vedevo sempre seduto un signore riccioluto, barbuto di quelli alternativi, che canticchiava le canzoni di Guccini. In cucina, ad aiutare la signora, c’era un giovane proveniente dal’America, ma era di origini italiane. Un giovane silenzioso, di poche parole, teneva sempre gli occhi semichiusi e, respirando faceva esplodere le magliette con i suoi pettorali. Davvero una entusiasmante muscolarità, ho visto che aiutava la titolare a portare i piatti e a servire i clienti".

 

67I6I5353YY5"In un altro tavolo vi era un ancora un  signore un po’ più anziano, si poteva scambiare per un avventore, ma in realtà era il responsabile dell’aspetto economico. Era lui l'incaricato di  raccogliere gli incassi.  Recandoci spesso in questa locanda, io e mia moglie, abbiamo capito che  la locanda era gestita da questi quattro. Lei, la titolare, impartiva ordini, si relazionava con i clienti, e quei tre facevano parte dello staff. Una sera ‘estate, eravamo sistemati in un tavolo esterno, sotto un grande fico accanto ad una finestra aperta. Comincio a sentire la signora che parla con qualcuno al telefono. Ho capito che era sola ed allora è scattata la mia indole di scrittore: sto a sentire cosa dicono gli altri. La signora parlava di uomini".

 

680O67U"La moglie mi rimprovera perché sto a curiosare,incurante della buona educazione, ma io in questi casi mi appello sempre al fatto che si tratta di lavoro… Sento che la signora dice, parlando probabilmente ad una sua amica: “E’ vero sto con tre uomini, ma tutti e tre insieme non ne fanno uno”. Potevo osservarla senza essere visto e, da quanto diceva,  mi sono reso conto che lei li dominava, li comandava a bacchetta, come fossero cani e questi avevano l’apparenza di essere ben contenti di obbedire. Ovviamente mi appunto il tutto poi, un giorno dopo la presentazione de "Il diavolo ai giardini di Cavour" alla Mondadori di Chieri, quando ho terminato e il pubblico cominciava ad allontanarsi, il titolare della libreria mi chiama :“C’è un carabiniere che vuole parlarle”, mi dice. Così conosco Carrillo, il quale  si presenta come criminologo, docente all’Università. "Ho collaborato alle indagini in casi di cronaca tristemente famosi, come quello della Franzoni", mi dice.

 

Ancora Carrillo ha aggiunto “Ho pensato che, con tutto quello che conosce lei56U4554 come scrittore, con le esperienze di vita vissuta che ha, potremmo unire le forze per scrivere un giallo, perché io ho la competenza maturata nello studio del crimine, ho scritto anche alcuni saggi, ma mi manca la capacità del giallista, per scrivere una storia. Lei sarebbe disposto a collaborare con me?”. Ho cominciato così a collaborare con lui dopo qualche perplessità iniziale dovuta alla mia scarsa competenza nella ideazione dei gialli. Gli ho raccontato la storia di questa “ape regina” ed abbiamo iniziato ad abbozzare l’idea di Lola, descrivendola come molto più giovane, circa venticinque anni, Le abbiamo fatto ammazzare suo padre nella scena che ora mi pare ben conosciuta, nella prima pagina del primo libro , “Il postino di Superga”;  dopo sei anni di carcere quando esce è una delinquente pura".

 

"Purtroppo, come ho appreso da Carrillo, quando uno esce di galera, almeno da noi, è vero che ha scontato la sua pena, ma è come se fosse stato bollato a vita. Fatica a trovare lavoro, i vicini di casa diffidano di lui. La maggior parte degli ex carcerati vorrebbe poter condurre una vita normale, ma le chance si riducono notevolmente e, molte volte, si trasforma in un vero delinquente, utilizzando conoscenze che ha appreso in carcere".

 

6KKERT"Comincio allora la collaborazione con Carrillo e scopro con gran sorpresa, che scrivere in due è molto divertente. Inizialmente ero molto guardingo perché la mia esperienza da scrittore single funzionava con una prima idea che mi appuntavo, la rivedevo, trovavo l’editore e il gioco era fatto. L’esperienza di scrivere in due mi turbava un po’, ma mi incuriosiva. Mi chiedevo anche come sarebbe stato il dover scrivere al femminile; questa operazione di entrare nella testa degli altri, uomini donne e bambini, è una esperienza eccitante , perché non è facile intercettare l’emotività che non è propria, i sentimenti che non son i tuoi. Immedesimarsi in una donna di 20 anni o in una  signora di 85 o ancora identificarsi  in un marchese, non è affatto facile".

 

"La difficoltà consiste nel dimenticarsi di se, e diventare totalmente un’altra persona. Questo è il vero segreto per la buona riuscita di un libro. L’autore deve rinunciare alla sua personalità, a tutte le sue idee e opinioni, solo così può regalare il “soffio di vita” al suo personaggio, facendolo apparire come un essere autonomo e, soprattutto credibile. E questo è stato un lungo lavoro, che deve essere ovviamente fatto per ogni personaggio che ha coinvolto molto, a volte facendoci divertire, sia me che Carrillo.  Una volta  creato il personaggio di Lola, la sua crescita è stata voluta dai lettori che hanno, di volta in volta, costretto i lettori a pretendere da noi nuove situazioni e nuovi ambienti ed un nuovo romanzo che è in uscita in questi giorni e addirittura la ristampa del "Postino di Superga", tanto è stato interessante il personaggio che abbiamo ideato. Ora esce un quinto romanzo; vi racconto solo la prima scena. Diretta televisiva; un mega chef stellatissimo, di elevato livello circondato da ospiti prestigiosi, assaggia un vino e muore avvelenato in diretta".

 

qe4ryter"Si ha modo di assistere alla morte dello chef: questo è il dramma dei tempi attuali. Mentre una parte delle persone pretende che la diretta si interrompa, lo chef impiega due lunghissimi minuti a morire; qualcuno vuole che vengano  spente le telecamere, ma il regista incalzato dal produttore, impone la diretta fino alla fine del poveretto, perché fa audience. Cosa centra Lola? Stava guardando la televisione, ma oltre non posso raccontare, vi consiglio di comprare il libro. “Le maschere di Lola”.  In quest’ultimo romanzo prosegue la conoscenza approfondita di Lola;il tema è vegani contro carnivori. Il libro è nato una sera che portavo in macchina due ragazze, una vegana ed una vegetariana. Non so se avete mai assistito alle polemiche fra vegani e vegetariani, sono peggio delle guerre".

 

Il folto pubblico ha assistito entusiasta e partecipe alla presentazione della nuova avventura di un personaggio ormai ben conosciuto, dando prova di conoscerlo molto bene.  Al termine, lo scrittore Massimo Tallone e il pubblico hanno partecipato all’apericena preparato dai bravi ed efficenti allievi e allieve dell’Istituto alberghiero carignanese, coordinati dal Prof. Federico Dorin: un gustoso, raffinato e ricco buffet in bilico tra il “vegano” e il “carnivoro”, ovviamente!

 

 

 

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Articolo pubblicato il 25/04/2017