AC ChievoVerona vs Torino FC 1-3

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: seconda vittoria consecutiva del Toro in trasferta con il nuovo modulo

La stagione incompiuta e deludente del Toro, segna oggi un ennesimo capitolo, del tutto inutile ai fini della classifica, in casa dei clivensi, già battuti all’andata con doppietta di Iago Falque.

Le parole del tecnico in conferenza stampa: “Con un po’ di attenzione e fortuna in più, avremmo potuto avere oggi dieci punti in più in classifica (ed essere in corsa per un posto in Europa, ndr)”, che aggiunge, “Tra Inter, Udinese e Crotone in casa abbiamo segnato cinque gol in una trentina di occasioni create, gli avversari ne hanno create meno la metà e hanno fatto gli stessi gol. Penso poi ai rigori sbagliati, alle occasioni perse contro le ultime in classifica: quattro pareggi con Crotone, Empoli e Pescara”.


Giusto, sacrosanto, ma non è tutto, almeno a mio parere: la stagione, praticamente chiusa, a livello di obiettivi, fin da Dicembre con l’umiliante trittico di sconfitte a cavallo della stracittadina (Sampdoria, derby e Napoli), ha evidenziato la coperta cortissima, non solo per i ricambi, paurosi cali di concentrazione, un modulo che spesso non ha permesso agli interpreti di rendere al meglio e, ultimo ma non ultimo, l’immobilismo della società, che come sempre ha promesso senza mantenere.


Non parlo adesso di mercato, ci sarà tempo e modo in estate, ma già vi anticipo che, nel sentire certe affermazioni, mi girano gli zebedei, cazzo se mi girano: non sono accontentista, nemmeno buonista, men che meno perdonista.

Voglio un Toro degno del suo nome, della sua tradizione, della sua storia: sono troppi anni che lo aspetto e sinceramente mi sono rotto i maroni.


Il Toro oggi si schiera così (4-2-3-1): Hart; De Silvestri, Rossettini, Moretti, Avelar; Acquah, Baselli; Falque, Ljajic, Boyè; Belotti (cap).

Sinisa Mihajlovic conferma quindi il modulo proposto nelle ultime settimane, modulo che forse permette di sfruttare meglio le doti di rifinitore di Ljajic (perchè non pensarci prima?), rispolvera De Silvestri (perche?) e propone, dopo tempo immemore il desaparecido brasiliano (perchè, faceva ancora parte della rosa?),che proprio al Bentegodi, ma contro l’Hellas, si era infortunato un anno e mezzo fa.


Primo tempo tutto sommato piacevole, con il Toro nettamente superiore a centrocampo e nella gestione del gioco, ma che non riesce a sbloccare il risultato. Toro che però gioca al piccolo trotto, senza quel furore agonistico che, all’inizio del campionato, ci aveva fatto sperare in una stagione da protagonisti.

Da segnalare la buona prova di Avelar, che gestisce la fascia sinistra con buona personalità, e l’infortunio di De Silvestri, sostituito da Zappacosta.


Secondo tempo che ricomincia sulla falsariga del primo, ma che vede finalmente il Toro in vantaggio: al 6’, Ljajic fulmina Sorrentino con un tiro dal limite dell’area, quasi un rigore in movimento, dopo una bella azione corale.Vantaggio meritato.

C’è solo il Toro in campo: raddoppio di Zappacosta al 10’, che fulmina nuovamente il nostro ex portiere con una bomba poco fuori area, sugli sviluppi di un corner battuto da Iago Falque.

Accorcia le distanze Pellissier, al 20’, al termine di una bella azione in velocità.

Ristabilisce le distanze Iago Falque alla mezz’ora, con un tiro dal limite, leggermente deviato da Dainelli.


Manca nel tabellino il “Gallo” Belotti: nonostante l’impegno e la buona prova, grinta e carattere come sempre, il nostro attaccante non riesce a centrare il 25° goal stagionale.


Insomma il nuovo modulo paga: la squadra difende meglio, gioca meglio a centrocampo, verticalizza con continuità e segna senza troppi patemi d’animo. I quattro petardi là davanti sono sempre pronti ad esplodere, ben supportati da difensori e centrocampisti.

Perchè non  pensarci prima? Perchè incapponirsi con un modulo (4-3-3) che, a parte le prime partite, non ha reso come ci si aspettava?

Oltretutto il nuovo schieramento è composto dagli stessi giocatori di inizio stagione, anche perchè il mercato invernale è andato come sappiamo.

Forse la classifica sarebbe diversa,  se il mister avesse applicato prima questo modulo.

Forse.

Nel dubbio, rigore per la Juve.

 

F V <3 G  

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 23/04/2017