Ore di cassa integrazione in diminuzione: ripresa in arrivo?

L’importanza di esaminare ogni aspetto del problema.

  

L’Inps ha comunicato le ultime novità in merito alle richieste di cassa integrazione. Il numero di ore è diminuito a marzo, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, del 25,6%, passando dalle complessive 52,6 milioni a 39,1 salvaguardando, secondo le stime del Segretario Confederale della Uil Guglielmo Loy, oltre 230 mila posti di lavoro. Le ore di cassa sono aumentate, tuttavia, del 10,4% a marzo rispetto a febbraio del 2017.

L’Istituto Nazionale di Previdenza ha sottolineato che quelle straordinarie autorizzate sono calate, in quell’arco temporale, del 28% (all’opposto, invece, del livello congiunturale) raggiungendo quota 22 milioni dai 30,8 del secondo mese dell’anno in corso.

Secondo la Uil, le nuove imprese hanno fortissime difficoltà ad accedere a questo ammortizzatore sociale e ciò è comprovato, a parere di Loy, dal fatto che il 56,7% delle ore mensili “è assorbito dalla cassa integrazione straordinaria”.

La Confindustria ha dichiarato che questi dati indicano che il nostro Paese “rimane sul percorso di lento e altalenante recupero intrapreso all’inizio del 2015”, evidenziando il miglioramento dei dati qualitativi e ciò suggerisce l’idea che “sia in atto un’accelerazione”. Il Centro Studi non ha nascosto, però, la propria preoccupazione verso i dati quantitativi che “non confortano questa prospettiva”.

La diminuzione del numero di ore di cassa integrazione identifica, indubbiamente, gli effetti degli sforzi che si stanno realizzando, a livello politico, per tutelare chi ha perso la propria occupazione. Le incertezze, comunque, rimangono per l’instabilità del mercato italiano e per i vincoli di bilancio, derivanti dai parametri europei.

Marco Paganelli

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Articolo pubblicato il 24/04/2017