La storia della Massoneria

Terza parte: P2, Riti, Gradi e Templi massonici

Prosegue il racconto della Massoneria del Prof. Aldo Mola con una analisi del "caso P2" che tanta parte ebbe nell'immaginario collettivo. Seguiranno alcuni approfondimenti sul Templi usati durante le Cerimonie e la descrizione dei Riti e dei Gradi massonici.

 

UNA LOGGIA “SPECIALE”: LA “P2”

 

La loggia “Propaganda massonica” venne costituita a Roma dal Grande Oriente d'Italia nel 1877 per iniziativa di Adriano Lemmi, mazziniano, garibaldino, uomo d'affari, poi gran maestro. Raccolse i massoni celebri italiani che non potevano radunarsi in logge ordinarie. Fu la “vetrina” delle glorie  dell'Ordine. Tra gli affiliati ebbe politici, presidenti del consiglio, ministri, diplomatici, artisti, scienziati, sovrani stranieri. Alcuni suoi membri furono iniziati “sulla spada”, cioè dal suo Venerabile (che era il Gran Maestro) , sia personalmente, sia per delega. Per esempio, Antonio Meucci, inventore del telefono, venne iniziato “a vista” da un diplomatico su delega di Lemmi.

La “Propaganda” sopravvisse allo scioglimento del Grande Oriente d'Italia (1925) e mandò suoi emissari segreti alle assemblee del GOI in esilio a Parigi. Riprese i lavori nel dopoguerra. IL suo segretario organizzativo e poi venerabile, Licio Gelli, apprezzato dai grandi mastri Giordano Gamberini e Lino Salvini (1969-1978), vi raccolse esponenti di  tutti i partiti (dai liberali ai comunisti), uomini dello stato, degli affari, del giornalismo in una stagione di incertezza delle sorti del Paese.

Loggia riservata (non segreta) la “P2” , sciolta con l'accusa di segretezza (1981) fu oggetto di una Commissione parlamentare d'inchiesta che pubblicò oltre 100.000 pagine in quasi 130 volumi  e sei diverse conclusioni. Venne sospettata di trame occulte  militari  e politiche ma nel 1994  i suoi membri vennero assolti con sentenza definitiva.

Intorno al suo nome rimase un alone mitologico, tanto che poi si parlò di P3, P4.... 

 

    IL TEMPIO  MASSONICO

 

   Per la Massoneria il Tempio è il fulcro della vita di loggia. E' preceduto dalla “sala dei passi perduti” e dal “gabinetto di riflessione”, ove viene introdotto il “bussante” prima dell'iniziazione. Modellato secondo  il Tempio di Salomone, il Tempio massonico è rettangolare, orientato da Ovest a Est, con pareti ermeticamente chiuse (o oscurate) e coperto da una volta azzurra e stellata: il Cielo. Al centro del pavimento vi è il “quadro di loggia”, a scacchi bianchi e neri, evocante la contrapposizione fra Luce e Tenebre, Male e Bene. Una lezione di responsabilità. Dalla porta (a occidente), difesa dai Fratelli copritori, si accede al Tempio passando tra le colonne J e B,  una delle quali è vegliata dal secondo Sorvegliante. Sul lato opposto, a Oriente, in un'area sopraelevata alla quale si sale per sette (o almeno tre) gradini, siede il Maestro Venerabile, affiancato dai Dignitari. Il suo trono è sormontato da simboli: il Delta fiammeggiante sul capo, a sinistra il Sole, a destra la Luna. Sull'ara, dirimpetto al Venerabile, sono gli attrezzi  dell'Arte Reale: squadra e compasso, intrecciati secondo il grado nel quale lavora la loggia, deposti sul Libro Sacro (la Bibbia oppure il Corano).

Ai lati del trono del Venerabile prendono posto il Segretario (a sinistra) e l'Oratore (a destra). Ai piedi della gradinata una pietra grezza indica il lavoro di dirozzamento, al quale i massoni sono chiamati. Le Luci, accese secondo prescrizioni rigorose, e raffigurazioni simboliche (Minerva, Ercole e Venere) completano l'arredo del Tempio.

Sui lati lunghi, in una o più file, siedono i membri della loggia e i “fratelli visitatori”, vestiti decorosamente. Indossano i paramenti del rito e del grado: sciarpa decussata, grembiule, guanti bianchi e, secondo i riti e i gradi, lo scapolare.

Va infine ricordato che, in casi di emergenza, per “lavorare” i Liberi Muratori aprono un quadro di loggia portatile, ovunque necessario e opportuno (come fosse un “altare da campo”). L'iniziazione può essere celebrata “sulla spada” o  “all'orecchio” da parte di chi ne ha il potere. Questo è uno dei grandi (e necessari) “misteri” irrisolti della Massoneria, tante volte e in tanti luoghi costretta alla clandestinità e alla riservatezza per tutelare i propri affiliati. Ordine di “segreti” (anche se non “segreta”) la Massoneria si differenzia dunque altre Associazioni e Società “di servizio”: Rotary, Lions Club, Kiwanis (originariamente solo maschili ma da tempo “miste”), Zonta, Soroptimist (femminili), ecc., talune note altre più riservate e persino occulte. Del resto il Grande Architetto dell'Universo può essere invocato ovunque.

 

 RITI E GRADI

 

  All'origine l'Arte Reale, cioè dei “costruttori” di cattedrali e di edifici pubblici, aveva due soli gradi: apprendista e compagno. I membri delle corporazioni custodivano gelosamente i loro segreti. I “traditori” (cioè quanti li “consegnavano” al di fuori del compagnonaggio) erano puniti severamente.

Sulla traccia delle corporazioni di mestiere nacque la massoneria moderna, dei Muratori Liberi (cioè non vincolati agli statuti di mestiere) e Accettati, ovvero accolti nelle confraternite  esistenti.

Ai due gradi tradizionali venne aggiunto quello di Maestro, connesso alla leggenda di Hiram, l'architetto del Tempio di Salomone assassinato da due apprendisti ai quali non svelò la parola segreta. Da quel momento i  Muratori si misero in cerca della Parola Perduta, per edificare il Tempio Nuovo, su imitazione di quello di Gerusalemme, distrutto e spogliato dai Romani: non, però, un edificio “materiale”, ma  un Tempio spirituale. Indagarono le profondità della terra per rinvenire la Pietra Occulta, quella Filosofale, capace di mutare i metalli vili in oro, ovvero la materialità con lo Spirito.

Dai complessi intrecci fra ebraismo, cristianesimo e pensiero classico nacquero molti riti, tra i quali la Stretta Osservanza Templare e il Rito scozzese antico e accettato. Questo, organizzato sulla scala di 33 gradi, oltre ai primi tre (apprendista, compagno e maestro) ne prevede altri 30, fra i quali i più importanti sono il IV (maestro segreto), il IX (maestro dei nove), il XVIII (Cavaliere Principe di Rosa+ Croce) e gli ultimi quattro: il Cavaliere Kadosh (grado “di vendetta” contro i troni e i potere temporale dei papi, in memoria dei Templari arsi vivi nel 1314), il 31 (Grande Ispettore Inquisitore), il 32 (Sublime Principe del Real Segreto) e il 33 (Sovrano Grande Ispettore Generale).

La Massoneria universale pratica i riti azzurri (i primi tre). Chi li possegga ha una sorta di “passaporto” universale per visitare tutte le logge, compatibilmente con la tolleranza e l'ospitalità. Il Rito di Memphis e Misraim conferisce gradi sino al 96°. Ogni Paese ha riti suoi. E' il caso dell'Italia ove è radicato il Rito Simbolico (tre gradi).

I rituali massonici prevedono anche matrimonio, battesimo dei “lupacchiotti” (figli di massoni) e funerali, celebrati con cerimonie particolarmente toccanti, atte a istillare il senso della fratellanza e della continuità (“la carne lascia le ossa ma l'acacia rifiorirà”).                

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Articolo pubblicato il 30/04/2017