L’uomo ideale dovrebbe avere un corpo, un’anima e uno spirito uniti per divenire un essere superiore di molto a quel bipede che comunemente chiamiamo uomo.

Corpo anima e spirito struttura omogenea dell’essere umano.

La tripartizione corpo anima e spirito è una definizione vecchia quanto vecchio è l’uomo. Ma esistono molte incomprensioni riguardo questi aspetti dell’essere umano. Generalmente anima e spirito vengono equiparati, e la struttura sottile energetica del corpo è misconosciuta.

Il corpo umano infatti oltre alla struttura densa e grossolana  è composto anche da stati sottili energetici per lo più non presi in considerazione dalla scienza ufficiale.

Tutto ciò che è classificabile come sentimento, idee e, aspirazioni, sensazioni inconsce, viene altresì indicato con il termine di anima e lo spirito il più delle volte è sinonimo di questa pretesa anima. L’uomo ideale dovrebbe avere un corpo, un’anima e uno spirito uniti perfettamente tra di loro che collaborano alla manifestazione di un essere superiore di molto a quel bipede che comunemente chiamiamo uomo.

L’anima dovrebbe essere nel suo stato ideale l’intermediaria tra il corpo denso e lo spirito immateriale che essendo di natura metafisica, non può  entrare in contatto direttamente con la materia bruta.

L’anima umana però attualmente non è in uno stato così ideale per permettere ciò, ne consegue che il contatto con lo spirito, per la maggior parte degli uomini è assente.

Generalmente il sentimento mistico-religioso che si prova in un atto devozionale, viene considerato come qualcosa di spirituale, ma ciò è errato : l’anima prima di entrare in contatto con lo spirito deve subire una profonda trasformazione atta a purificarla, poiché lo spirito è un fuoco di altissime vibrazioni e deve avere un ricettacolo adatto per essere contenuto.

Molti individui attualmente sono diventati soltanto degli esseri biologici, senza più traccia di anima, sono i cosiddetti “ilici”, come venivano chiamati dagli antichi gnostici. I pochi esseri umani in contatto effettivo con lo spirito vengono denominati “pneumatici”.

Tra queste  due categorie di uomini vi sono gli “psichici”, coloro che posseggono ancora delle qualità d’anima a sufficienza per poter entrare in contatto con il mondo dello spirito.

Un ilico, un essere la cui coscienza è completamente incentrata sul piano materiale, mai potrà diventare un essere spirituale che per lui non esiste nemmeno come possibilità teorica di sviluppo. La seconda categoria di uomini, gli psichici, anche se incentrati  su di una sorta di sensibilità religiosa naturale, posseggono le qualità per trasformarsi in esseri pneumatici, in esseri cioè in cui lo spirito parla.

Non sottovalutiamo le qualità degli psichici, perché rappresentano l’anello di congiunzione col “soffio dello spirito“ col pneuma, e questi psichici devono di buon grado accettare le indicazioni dei pneumatici, già in contatto con le alte vibrazioni dello spirito.

Lo psichico vive nel dominio delle acque e grazie al tocco di fuoco dello spirito, può far evaporare le scorie iliche in esso presenti per diventare un essere perfetto, con un corpo, un anima e uno spirito attivo.

Ricordiamo che tutto il misticismo usuale è un fattore animico, acquatico cioè, e solo lo spirito, essendo fuoco, brucia nel candidato tutte le tare egocentriche presenti nell’essere. Bisogna quindi tendere ad un contatto diretto con lo spirito, dopo, ovviamente le dovute preparazioni.

 

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Articolo pubblicato il 03/05/2017