Le "Fake News” si combattono riscoprendo la lentezza

Proponiamo l’ultimo editoriale del Direttore di 2006PIÙ Magazine Marco Margrita sulla newsletter bisettimanale di DAI Impresa

Aron Pilhofer, che lo scorso anno ha ottenuto la cattedra James B. Steele in Innovazione Giornalistica presso la Temple University e si è occupato delle strategie digitali di Guardian e New York Times, ha sostenuto che “Speed kills”: la velocità uccide.

Lo ha detto intervenendo, al recente "Festival Internazionale del Giornalismo" di Perugia, nel panel su "Giornalismo e lettori: la fiducia è più importante della velocità”.

L'autorevole relatore si riferiva si riferiva alla velocità nel pubblicare una notizia, nel condividerla sui social, amplificarla on line. Velocità che sembra imposta dall’immediatezza delle nuove tecnologie ma che può rischiare di trasformarsi in approssimazione.

Occorre, insomma, prendersi tutto il tempo necessario. In questi tempi di post-verità, in cui le bufale sembrano farla da padrone, il giornalismo mantiene un ruolo decisivo: quello dell'accuratezza. Il tempismo, guardando alla missione più profonda del giornalismo, non consiste nel l'esasperazione della velocità.

Questo riafferma il ruolo dei media tradizionali.

In un'intervista a Bloomberg il presidente di Cir, Rodolfo De Benedetti, a sottolineato come  "non dobbiamo farci travolgere dal pessimismo, poiché penso possa esserci ancora spazio per i giornali, in una integrazione virtuosa tra carta e digitale, per fornire ai lettori un'informazione professionale, credibile e di qualità".

Questo spazio, dando voce a un'esperienza come Dai Impresa, noi cerchiamo di abitarlo. Proprio scommettendo sulla cross-medialità.

Investiamo su una cooperazione tra giornalisti, imprenditori che costituiscono il Dai e le forze del territorio per costruire una piena informazione e una lettura originale dei fatti.

Il giornalismo non è morto, ha bisogno di una comunità, però, per essere davvero vitale.

Noi e il Dai Impresa, anzi noi Dai Impresa, stiamo accettando questa sfida.


Marco Margrita

@mc_margrita

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Articolo pubblicato il 03/05/2017