Firme false: spada di Damocle per la Regione Piemonte (e non soltanto)

Come fanno i cittadini ad avere una certa fiducia nei politici?

Egregio Direttore,

come fanno i cittadini ad avere una certa fiducia nei politici se nella Regione Piemonte un Presidente si è dimesso per causa delle firme false, e quello attuale rischia di fare la stessa fine? 

Se poi andiamo a vedere cosa sta succedendo nel Comune di Torino, con il Bilancio di Previsione difficile da approvare per causa dei "buchi" che vengono fuori in modo esagerato, ci accorgiamo di vivere in un Paese poco serio che tartassa i cittadini, e spende i loro soldi in modo irresponsabile, e senza controllo da parte di coloro che gestiscono il pubblico denaro! 

Esistono delle soluzioni? Sul primo caso, il Presidente della Regione Piemonte non deve attendere l'esito finale del Tar, ma deve togliere il disturbo entro poco tempo perchè ha perso la fiducia dei suoi elettori! 

Per il secondo caso, la Sindaca di Torino deve portare i registri del Bilancio alla Corte dei Conti , dare le dimissioni e chiedere un Commissario al Ministero, per non essere compromessa in situazioni finanziarie che non conosce, e non poteva conoscere! 

Bisogna dire basta! E staccarsi dalla poltrona per dare un minimo di speranza ai cittadini delusi e irritati!!

 

Mariberto

 

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Caro  affezionato lettore,  

nel mondo in cui si subiscono giornalmente giudizi a due pesi e due misure, non mi stupisce più di tanto che il potere di alcuni partiti politici possa giocare l'atout nel momento in cui necessita determinando, da parte di chi deve giudicare, l'interpretazione "ad usum delphini" della materia in esame

E' successo ad alcune formazioni politiche minori le quali, non disponendo di forti presenze nel sistema, hanno subito la condanna alla cancellazione per aver presentato raccolte di firme con gravi improprietà, secondo gli esaminatori.

Le stesse, in molti casi, che non sono state soggette allo stesso verdetto poichè gli stessi esiminatori hanno dato interpretazione diversa a certe irregolarità giudicandole, per l'appunto, in maniera diversa e cioè regolari.

Se poi andiamo indietro nel tempo, il presidente regionale Chiamparino preannunciò le proprie dimissioni se  fossero emerse improprietà simili a quelle che avevano determinato la caduta anticipata del Governo Cota.

Cosa che peraltro si è verificata, ma Sergio Chiamparino è ancora lì, al "suo" posto, spinto dal dovere civico e per non abbandonare la Regione Piemonte al caos come affermò alla luce dei fatti: e il TAR gli dà ragione(!?!?!?)

Per ciò che riguarda il Comune di Torino, faccio fatica a digerire che chi faceva parte parte della Commissione bilancio nella gestione Fassino non sapesse e che, una volta assunto il potere assoluto, possa oggi avvallare una situazione pericolosa come ha ammesso il suo assessore recentemente.

Per intanto si rimanda il tutto per ulteriori approfondimenti, compresi i riconteggi delle sottoscrizioni sufficienti, a detta degli interessati, anche in caso di depennamento di quelle incriminate.

Situazione gravissima, a parer mio, in quanto le irregolarità proiettano comunque un'ombra su chi ha in mano le sorti del popolo, quello stesso che continua a votare le stesse correnti per cui mi viene di affermare che "chi è causa del suo mal, pianga se stesso".

Peccato che a pagare siano sempre gli stessi, i deboli senza santi in Paradiso: ma questa è la democrazia di Brenno, capo dei Galli Sènoni invasori, che recita "Vae victis!" e cioè guai ai vinti.

 

       Civico20 News      

Il Direttore responsabile                                     

      Massimo Calleri                                               

 

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Articolo pubblicato il 05/05/2017