Torino, bippare vale? Analisi della tanto decantata rivoluzione dei mezzi pubblici torinesi

La nuova regola, entrata in vigore ad inizio maggio, scatena un vespaio di polemiche sull'effettiva utilità dell'iniziativa

Dovrebbe essere la grande rivoluzione dei trasporti pubblici torinesi. O almeno questa è l'intenzione del Gruppo Torinese Trasporti, per gli "amici" GTT, che si appresta con questa iniziativa ad entrare nel trasporto 2.0.

Partiamo dal neologismo creato appositamente per l'iniziativa, laddove il "bippare" è il gesto con il quale i passeggeri Gtt passano il proprio titolo di viaggio provvisto di microchip sulle nuove macchinette blu installate sulla maggior parte delle linee di tram e autobus del capoluogo piemontese. Il Gruppo Torinese Trasporti ha avviato una massiccia campagna pubblicitaria su tutti i mezzi invitando i passeggeri ad abituarsi alla nuova regola, entrata definitivamente in vigore il primo maggio.

Fin da subito questa decisione ha creato non poche polemiche tra tutti quei passeggeri che per motivi di sicurezza preferiscono avere il portafoglio ben chiuso e a stretto contatto personale, senza dover incorrere nella non remota ipotesi di essere oggetto delle attenzioni di qualche malintenzionato, specialmente nelle zone più a rischio della città.

Ma a pochi giorni nella messa a battesimo dell'iniziativa ci sono ancora tanti punti interrogativi. Quello più importante riguarda il tema delle sanzioni per chi fosse stato colto a non bippare. Quando questa proposta venne discussa per la prima volta venne presa in considerazione l'ipotesi di comminare multe del valore di tre euro.

La decisione aveva (neanche a dirlo) innescato un ulteriore vespaio di polemiche. Il Comune e la Regione Piemonte hanno quindi ripiegato sulla strada della fidelizzazione, ovvero coloro che risulteranno i più ligi nella nuova pratica del bippaggio saranno premiati. Peccato che non si sappia ancora ne come e con che cosa.

L'assessora dei Trasporti Maria LaPietra, ha fatto sapere che non "ha senso far pagare una sanzione a chi già paga l'abbonamento. L'idea è quella di creare un concorso che vada a premiare chi bippa di più durante l'anno, magari con una riduzione del costo dell'abbonamento per l'anno successivo".

Bippare è importante in quanto, aggiunge LaPietra, "permette di contribuire al trasporto pubblico di Torino e fa sentire a tutti la presenza degli abbonati". Insomma, perchè è un'iniziativa buona e bella. Ma sarà realmente efficace?

Quel suono meccanico che decreta l'avvenuta lettura del titolo di viaggio di ogni passeggero permetterà all'assessorato e alla GTT dati utili per poter riorganizzare le linee di tram e bus, le quali avrebbero bisogno di una giusta riorganizzazione quando nei venerdì, nei sabato e nei giorni prefestivi entra in vigore la linea notturna Night Buster, che prevede (almeno sulla carta) il passaggio di mezzi pubblici ogni ora ma che in realtà si fanno attendere per molto più tempo.

Con buona pace di tutti quei giovani e quei cittadini che, su consiglio del Comune, lasciano a casa il proprio mezzo per inquinare meno o per godersi un fine settimana senza lo stress dell'automobile.

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Articolo pubblicato il 06/05/2017