USA - Spallata di Trump all'Obamacare.

Il programma va verso l'abolizione - Il presidente Usa vedrà Papa Francesco in Vaticano il 24 maggio.

NEW YORK - L'incontro tra Donald Trump e Papa Francesco ci sarà: l'appuntamento è fissato in Vaticano il 24 maggio, stesso giorno in cui il presidente americano vedrà a Roma il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, in vista del G7 di Taormina.

L'annuncio della visita al Pontefice, dopo settimane di polemiche, arriva quasi in contemporanea dalla sala stampa della Santa Sede e dallo stesso tycoon, nel giorno in cui il presidente Usa festeggia la sua prima vittoria sull'Obamacare, con la Camera che ne approva l'abolizione. Un primo passo per mantenere una delle promesse simbolo della campagna elettorale del tycoon, anche se ora la parola passa al Sanato, dove il futuro del provvedimento è più che mai incerto, con i senatori repubblicani pronti a riscrivere interamente il testo.

E' durante un incontro con i leader religiosi che Trump conferma la sua visita in Vaticano, parlando di "storico annuncio". E indicando anche le altre tappe del suo primo viaggio all'estero da presidente: Arabia Saudita e Israele, prima di arrivare a Roma, poi a Bruxelles il 25 maggio per il vertice Nato e in Sicilia il 26 e 27 maggio per il summit dei sette Grandi. Una settimana di fuoco dunque, con Trump al suo primo vero e proprio banco di prova con gli alleati più fidati degli Usa: dal Golfo Persico al Medio Oriente, passando per il Vecchio Continente.

Ma a tenere in ansia la Casa Bianca era soprattutto il faccia a faccia con Bergoglio, in forse fino all'ultimo momento. Motivo per cui lo staff della West Wing non aveva ancora messo a punto i dettagli della lunga missione che si concluderà a Taormina. Trump, insomma, ha rischiato di essere il primo presidente Usa da Roosevelt - dunque dai tempi dalla Seconda guerra mondiale - a fare il suo primo viaggio in Italia senza incontrare il Pontefice.

Per settimane si è parlato di questo scenario, con alcuni osservatori convinti che i due leader volessero evitare un confronto potenzialmente imbarazzante per entrambi, date le forti divisioni su temi chiave come l'immigrazione e la lotta ai cambiamenti climatici. Ma alla fine ha prevalso la volontà di avviare il dialogo, di conoscersi di persona, con Trump che non vuole lasciare a Obama l'esclusiva di un rapporto speciale con papa Francesco, molto popolare negli Usa come ha dimostrato il successo della sua visita a New York e Filadelfia due anni fa.

A Riad intanto il presidente americano sarà ricevuto dal re saudita Salman bin Abd al-Aziz, col quale farà il punto soprattutto su Siria e lotta all'Isis. In Israele vedrà il presidente Reuven Rivlin e il primo ministro Benyamin Netanyahu. E per dare seguito all'impegno di un rilancio del processo di pace, incontrerà anche il presidente dell'Anp Abu Mazen.

Intanto Trump ha firmato un decreto che rende più facile per le chiese e gli altri gruppi religiosi partecipare attivamente alla vita politica, senza rischiare di perdere l'esenzione dalle tasse.

cdt.ch

 

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Articolo pubblicato il 04/05/2017