Se Dio con noi, chi contro di noi?

Questa frase, molto cara all’ermetismo rosacrociano, oggigiorno come tutte le cose sacre è strumentalizzata.

Più o meno tutti i grandi e piccoli gruppi a tendenza mistico-religiosa la utilizza per aver su di se l’esclusiva dell’aiuto divino.

Tutti i fanatici religiosi che utilizzano i loro credo per seminare odio e fomentare caos nel mondo si rifanno ad essa. In realtà, questa frase è stata ideata da un’anima risvegliata nel pantano del mondo, un’anima-spirito desta quindi  appartenente ad un altro universo, quello divino.

Tale affermazione nasce nel constatare che tutto il nostro mondo è ostile all’anima divina e che essa si trova  in una prigione. Quindi non è rivolta ad un particolare gruppo di uomini che potrebbero essere dei possibili latori di pericoli, ma è una esclamazione di gioia che, seppur vivendo nell’inferno di un universo retto da leggi coercitive ed imprigionanti, per questa anima rinata vi è la certezza indissolubile che comunque La luce delle Luci, ovvero l’unico Dio sconosciuto - da non confondere col demiurgo -, non di meno la protegge.

E’ quindi una esclamazione di vittoria dell’anima seppur ancora incatenata al corpo di carne e al mondo che lo contiene.

Solo le anime che si ritrovano in mezzo ad una selva oscura ove la diritta via è smarrita ma non di meno sono accompagnati dalla mano di Dio, possono  esclamare questa frase ricca di significato.

In realtà chi la utilizza solo per scopi egocentrici, per avere  cioè una protezione esclusiva e personale a scapito del fatto che in essi non sia nata realmente l’anima divina, storpia il significato profondo di detta frase, poiché utilizza formule altamente spirituali per abbassarle al livello dell’ego umano.

E’ altrettanto evidente che il Dio unico d’amore è a favore di tutte le anime, anche di quelle non specificamente mature per tornare dal padre di tutti noi. Quindi, se non  possedesse un significato più profondo e caratteristico, risulterebbe essere solo un inutile vaneggiamento mistico.

Il creatore di ogni cosa non fa preferenze, non giudica questo buono e quello cattivo, ma cerca costantemente di riportare a se la pecorella smarrita, l’anima umana che troppo si pasce delle carni d’Egitto che il nostro mondo offre a profusione.

Ogni testo sacro, ogni frase elevata, ogni assioma spirituale è destinato solamente a chi percorre un reale cammino di rinascita interiore. Voler abbassare la religione e la spiritualità ad un apparato sociale, equivale a tradire il messaggio puro che ogni religione e spiritualità contiene. Per tal motivo, affermare “se Dio con noi chi contro di noi ?”, in base alla propria natura egocentrica inferiore, equivale ad una bestemmia.

I risultati sono evidenti a tutti attualmente, poiché le lotte ideologiche a sfondo religioso portate avanti da miliardi di individui, partono tutti da questa frase, credendo che ognuno abbia esclusivamente l’aiuto di Dio nel trucidare e combattere altre persone  che vedono lo stesso Dio da un angolatura diversa.

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Articolo pubblicato il 19/05/2017