L’EDITORIALE della DOMENICA di CIVICO20NEWS - di Enrico S. Laterza : Dopoguerra
foto © ABC/Fox

Decenni di sconsiderato governo globale dominante han lasciato ai cittadini solo macerie, come al termine di un conflitto mondiale, che però non è affatto finito

Un vicino, non so in che modo, è riuscito a carpirmi la mastercard, colle password, e mi ha svuotato il conto-in-banca, anzi ci ha lasciato un profondo buco rosso di svariate migliaia di euro; poi è sceso al posteggio a sfasciarmi, a colpi di mazza, il parabrezza, gli specchietti e i fanalini della macchina; quindi, non contento, ha chiamato i vigili – sempre reperibili in simili casi urgenti – perché mi mettessero i ceppi alle ruote e mi multassero. Ho cercato di spiegare che non era colpa mia; l’ho denunciato: niente da fare, prove insufficienti, testimoni reticenti, probabilmente corrotti (rischio querela!). Risultato: mi son beccato una condanna per calunnia, con relativo risarcimento pecuniario. Oggi, senza un soldo, sfrattato per morosità, vivo e dormo nella carcassa della mia ex automobile (adesso immobile), che intanto i premurosi vandali di periferia avevano diligentemente incendiato (mentre non c’ero dentro io, per fortuna!…).

 

L’assurda (assurda?) storiella esemplifica la strategia dei precedenti e/o attuali malamministratori della res-publica romana (S.P.Q.R.), nazionale, europea e planetaria: al lettore collegare i puntini e delineare il disegno della figura completa.

 

Insomma, chi danneggia ne approfitta e beneficia.

 

Di decenni di governo globale dell’economia e della geopolitica sono rimasti ai cittadini, specialmente alla classe-media impossibilitata ad evadere (in ogni senso), solo macerie. Rovine. Come dopo un conflitto mondiale, epocale, che, però, non pare finito.

 

Ora, costoro che sono causa della situazione disastrosa, si ripresentano, personalmente o tramite macroscopici prestanome – con le loro faccette abbronzate e la fanfara dei mezzi-di-disinformazione-di-massa, asserviti – per risolvere i problemi succitati (emuli del mister Wolf di Pulp Fiction), con le stesse ricette rimescolate e ribattezzate più elegantemente, magari in pseudoinglese.

 

E noi abbocchiamo e ci caschiamo. Di nuovo.

 

Qui nella Penisola, “ove ‘l sì suona” (e pure il no referendario!), partitelli, consorterie e massonerie (non quella con la emme Maiuscola, che guidò le sorti del Risorgimento, Garibaldi in primis, e a cui Civico20 sta dedicando una serie di interessanti articoli storici, a cura di Giancarlo Guerreri) si sono spolpate quasi tutto, mollandoci in mu/tan/de strap/pa/te

 

Intere zone suburbane, da Quarto Oggiaro in Milano, al rione Scampia a Napoli, allo Zen di Palermo, sono affidate in gestione semiesclusiva alla criminalità, l’unica cosa (nostra) realmente organizzata che siam stati capaci di creare. Invitiamo inoltre gli amorevoli signorotti “che stanno sulla collina” (secondo i quali non pendono sospetti od ombre sulle ong, che meritoriamente si prodigano a salvare, “importare” e “accogliere” i migranti in fuga da guerre vere e dai morsi della fame, certo – alcuni, rari, non così santi, attratti dal sistema giudiziario deliberatamente clemente e farraginoso –, nonché soggetti e oggetti di tratta e di un business miliardario, con connessa propaganda di deboli forze-politiche che, tolta tale emergenza, manco esisterebbero) a calare dal pero e farsi una pera, no, un viaggetto (not a trip!) al terminal notturno o diurno, per visionare coi propri occhi le laboriose, preziose “risorse umane” (intente a pagare le pensioni agli anziani italici, dato che i giovani disoccupati o “scoraggiati” e gli schiavetti enne-punto-zero non ci arrivano) dislocate lungo il trincerone GTT (Gratuiti Trasporti Tunisini) di corso Giulio Cesare, da Porta Palazzo a Barriera (Tossic Park) e viceversa.

 

Va detto che agli abitanti del Belpaese, un po’ smemoratelli e pigri, piace lamentarsi molto, ma meno impegnarsi. Per nulla razzisti, amici del nero, allergici a scontrini e fatture (iettatorie!) e alle regole in genere, tra cui il codice-della-strada (e utilizzatela, ’st’accidenti di freccia, quando siete su una rotatoria! è la misteriosa levetta a sinistra del volante) dovremmo spronarci a migliorare un briciolo, cominciando da inezie, tipo non buttare batterie esauste, olio-motore e pannolini ripieni nella raccolta della carta…

 

È tempo di cambiare.

Differenziamoci.


Enrico S. Laterza


 

 

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Articolo pubblicato il 21/05/2017