“Colosimo’s Café”

L’ultimo romanzo di Roberto Disma è stato presentato al 30° Salone Internazionale del Libro di Torino

È stato presentato al 30° Salone Internazionale del Libro di Torino, con la partecipazione del giornalista torinese Francesco Riccardini, “Colosimo’s Café”, l’ultimo romanzo di Roberto Disma (MnM print Edizioni, 2016). 


“Colosimo’s Café” è un romanzo biografico – perché narra la storia di una “educazione criminale” - e storico, con la sua ricostruzione di uno spaccato di vita della criminalità negli States tra anni Dieci e Trenta, con riferimenti a fatti e personaggi realmente esistiti.


Protagonista è un giovane ragazzo siciliano di Siracusa, Gabriele Mazzeri, che emigra negli Stati Uniti nel 1915. Parte improvvisamente dalla città natale e si imbarca a Palermo. Il motivo lo scopriremo nelle ultime pagine del romanzo.


Vive la trafila dura degli emigranti: un viaggio duro, una malattia che lo porterà a restare in un sanatorio appena sbarcato per un certo periodo. E poi l’approdo a Little Italy quartiere di New York basato sull’arteria stradale di Mulberry Street.


Qui trova alloggio e lavoro da un faccendiere locale, uno dei tanti che speculano sui conterranei migranti. Suo malgrado, sarà coinvolto in una faccenda sporca, e a poco a poco, per una serie di circostanze e di opportunità che gli si offrono, intraprende una carriera criminale. Una carriera che lo porterà prima a lavorare all’Harvard Inn di New York, e poi al Colosimo’s di Chicago, il locale che dà il titolo al romanzo.


Gabriele Mazzeri ha il privilegio di conoscere criminali d alto rango, quali Johnny Torrio, Al Capone, Charles Luciano, Meyer Lanski.  


La vicenda è ambientata nell’America del proibizionismo, in pieno fermento. New York e Chicago sono il fulcro de cambiamento. Ci sono molte gang, divise per origine etnica e non solo, che si contendono il territorio. La prima formazione criminale di Gabriele avviene proprio a Little Italy.


Da un’indagine svolta da un diplomatico italiano nel quartiere di Little Italy si evince questa descrizione:


Dei cinquecentosessantamila cittadini italiani residenti a New York, otto decime parti vivono accatastati in tre grandi quartieri, due dei quali sono forse i più immondi della metropoli. Non costituiscono una colonia, ma la più disorganizzata agglomerazione di gente piovuta dai nostri monti o dalle pianure in una città che li subisce, ma non può apprezzarli.


[…] Ho trovato uomini in ottima posizione sociale e economica, industriali, professionisti, e perfino letterati! Ma che cos’è il numero di costoro in confronto della massa enorme di gente che lavora alla giornata


[…] Presso a quei quartieri si aggira e bolle l’immensa caldaia della metropoli, intorno a cui gli appetiti si acuiscono, la lotta per l’esistenza inacerbisce il cuore e il dollaro regna sovrano”.


La tipologia è quella del romanzo storico: una vicenda o un personaggio inventato, calato in una realtà autentica, ricostruita nei minimi dettagli.


Un testo che scorre, ben scritto, che alterna dialoghi serrati, azione, descrizioni accurate e ricostruzioni storiche e sociologiche degne di un saggio universitario sulla storia della criminalità statunitense tra gli anni Dieci e Trenta del XX secolo.

 

Roberto Disma vive a Siracusa, è autore di narrativa e di testi teatrali, come di musica; attore, paroliere e cantautore. Ha pubblicato nel 2013 il suo primo romanzo, il satirico “Fabito di Sicilia” e nel 2015 il secondo, lo storico “Il diario di Claudio”.

 

Roberto Disma - Colosimo’s Café

MnM print Edizioni, 2016 – pp. 260 - € 14:00 

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Articolo pubblicato il 25/05/2017