Pensione Tersicore

La terza indagine di Andrea Martini, il commissario creato da Gianna Baltaro

In occasione del novantesimo anniversario della nascita di Gianna Baltaro, Golem Edizioni di Torino ha iniziato la ripubblicazione dell’intera produzione della scrittrice, arricchita da prestigiose prefazioni e in una nuova e accattivante veste grafica, nella sua collana “Swing”, dedicata ai grandi classici del giallo e del noir.


Gianna Baltaro è autrice di diciotto romanzi che vedono come protagonista Andrea Martini, commissario ironico, intuitivo e dall’innegabile charme, che a passi felpati svela e indaga nella brumosa Torino degli Anni Trenta.


Si tratta di un’operazione non soltanto editoriale, ma soprattutto storica e culturale, con lo scopo di far conoscere al grande pubblico la signora sabauda del giallo (spesso accostata ad Agatha Christie e a Georges Simenon) e il suo personale Maigret, conducendoli dalle rive del Po, incostanti, rétro e a volte crudeli, in viaggio per l’Italia di oggi.


La terza indagine di Andrea Martini, il commissario creato da Gianna Baltaro, è descritta nel libro “Pensione Tersicore”.


Nel quartiere di Borgo Po, tra la maestosa Gran Madre e un vago profumo di glicine, si celano segreti e verità infangate e sanguinose.


Un attore teatrale viene ucciso nel suo camerino la sera della prima.


Andrea Martini, da spettatore in platea, si trova suo malgrado coinvolto nelle indagini.


Chi poteva desiderare la morte di Oscar Parini, tanto affascinante e talentuoso, quanto ambiguo e inaffidabile?


Martini non ha dubbi: il colpevole è uno  degli ospiti della pensione Tersicore, locanda da sempre frequentata da artisti in tournée, ma cogliere in fallo chi è abituato a recitare un copione è una sfida tutt’altro che semplice…


E quando una giovane vita innocente è spezzata lungo le placide rive del fiume Po, il mistero si infittisce. Ma anche questa volta, Andrea Martini saprà fare piena luce in questo caso improntato al più classico mystery.


La Prefazione è scritta da Francesca Mogavero, in forma di lettera diretta a Gianna Baltaro, amica conosciuta non di persona ma dalla lettura dei libri e da descrizioni di conoscenti. Francesca Mogavero così si rivolge alla scrittrice che nelle sue pagine descrive magistralmente la Torino degli anni Trenta:


Mi-ci-hai insegnato a conoscerla [Torino] e ri-conoscerla, a percorrerla con il naso all’insù e gli occhi guizzanti da un cortile a una casa di ringhiera, con le dita svelte a togliere la polvere o a individuare un ago in un pagliaio e l’orecchio pronto a captare un’espressione colorita, un canto di strada o l’osservazione di una portinaia e un dirimpettaio.

E forse ad amarla di più”.


Molto ben detto: al di là delle trame poliziesche, Gianna Baltaro ha anche questo grande merito nei confronti del nostro Turin!


 

Gianna Baltaro - Pensione Tersicore

Golem Edizioni – Torino – 2016 - pag. 168 - € 14,00 

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Articolo pubblicato il 27/05/2017