Torino - Piazza San Carlo, i compiti della Polizia Locale

C'è chi vorrebbe il Corpo dei Vigili Urbani una sorta di Spetnats c'è chi li reputa dei bidelli con la pistola. Dove sta la verità ?

A cinque giorni dalla sfiorata tragedia non sono ancora emerse responsabilità individuali o di attori che a vario titolo hanno organizzato la manifestazione. Qualcuno nei giorni scorsi ha provato a tirare in ballo i “Vigili Urbani” che secondo i ben informati non avrebbero né vigilato ne represso il fenomeno delle vendite abusive di bevande in bottiglie di vetro.

A tal proposito è opportuno mettere alcuni puntini sulle i per meglio far comprendere ai lettori di cosa si sta parlando. Spiegare alle persone quali siano i compiti dei Vigili Urbani può aiutare a farsi un’idea più chiara di chi abbia responsabilità e chi no.

Partiamo innanzitutto dalla prima fondamentale considerazione, cioè che i Vigili Urbani NON SONO FORZE DI POLIZIA, cioè non sono annoverate nella famosa legge 121 che disciplina tutte le forze di Polizia in Italia. Questo come vedremo non è cosa di poco conto, non si tratta infatti solo di un riconoscimento giuridico ed economico ma anche di una limitata capacità operativa e dell’essere soggetti gerarchicamente in occasione di manifestazioni pubbliche alle direttive del funzionario di PS presente.

Più volte è stato ricordato che la categoria attende oramai da più di venti anni la riforma della legge quadro, riforma da sempre ostacolata dai vertici di Polizia e Carabinieri che intravedono in una maggiore operatività delle Polizie Locali uno diminuzione del loro ruolo.

Quando vediamo nelle nostre città operare pattuglie miste di Polizia di Stato e Polizia Locale dobbiamo sapere che seppur stanno svolgendo lo stesso servizio godono di trattamenti economici e previdenziali differenti. Per fare l’esempio di Piazza San Carlo agli operatori della PS era riconosciuto l’indennità di ordine pubblico ed in caso di infortunio sul lavoro l’integrazione economica per causa di servizio, mentre agli operatori della Polizia Locale no.

Fatta questa premessa entriamo un po’ più nel dettaglio della serata

In servizio nel momento in cui la folla ha iniziato ad ondeggiare vi erano 15 operatori della Polizia Locale, uno ogni duemila tifosi, un numero che da se dà l’idea dell’impotenza ad effettuare qualsiasi azione. Di questi quindici operatori dodici erano impegnati in compiti di viabilità, cioè assicurare dagli incroci esterni alla piazza che nessuna auto o camion potesse introdursi nella piazza e lanciarsi contro la folla. I dodici uomini erano suddivisi nei cosiddetti punti fissi ai varchi, due per ogni punto. Va anche detto che le barriere predisposte per un eventuale camion condotta da un kamikaze erano delle semplici transenne in alluminio più i due corpi degli agenti ma questo aprirebbe un altro capitolo.

Rimangono ancora tre operatori (uno ogni diecimila presenti) che avevano il compito di effettuare i controlli anti abusivismo. In questo caso va ricordato quanto sopra descritto e cioè che gli agenti operativi su quell’area dipendevano funzionalmente dal funzionario di PS, pertanto la procedura vuole che nel caso sia necessario effettuare un sequestro o elevare una contravvenzione, si debba far richiesta a detto funzionario il quale a sua volta valuta se vi sono le condizioni di sicurezza per intervenire e invia in appoggio agli operatori un contingente che ha il compito di sorvegliare sull’incolumità degli operanti.

Qualsiasi funzionario di PS risponderà negativamente, anzi spesso queste disposizioni sono impartite ad inizio servizio in quanto non è immaginabile effettuare operazioni di Polizia all’interno di un assembramento così numeroso per di più con la presenza di molti giovani in preda ai fumi dell’alcool.

Coloro che hanno operato nel pomeriggio hanno vissuto la stessa situazione. Erano comandati agenti predisposti per i servizi di viabilità ed un gruppo di nove agenti che avevano compiti di repressione dei fenomeni di abusivismo si sono trovati di fronte la stessa situazione con migliaia di persone già assembrate in piazza dalle prime ore del pomeriggio. Qualsiasi intervento ordinato dal funzionario di PS sulla piazza avrebbe causato incidenti.

Durante la sua visita a Torino il Ministro degli Interni Minniti è stato coerente ed ha parlato di collaborazione delle Forze di Polizia con le “strutture locali” nelle quali ha annoverato la Protezione Civile ed i Vigili Urbani. D'altronde era stato lo stesso Minniti a non riconoscere le Polizie Locali come forze dell’ordine anche nel suo ultimo decreto ed in una audizione alla camera prima dell’approvazione un funzionario della PS aveva descritto l’inopportunità di far rientrare tale categoria nel novero delle forze di Polizia in quanto “impiegati comunali con una divisa ma non poliziotti”.

Sorge spontanea una domanda, ma come mai durante le campagne elettorali i candidati sindaci promettono che useranno i “Vigili Urbani” come una specie di Navy Seals (ben sapendo che non potranno farlo per i motivi di cui sopra) salvo poi dimenticarsene il giorno dopo essere eletti ?

Una domanda ora che il lettore ha le opportune conoscenze ve la facciamo noi, siete  ancora convinti che in qualche modo quanto accaduto sabato sera possa essere ricollegato al cattivo operato dei “tre robocop presenti in piazza” ?

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Articolo pubblicato il 09/06/2017